Cessione As Roma, Enzo Foschi su Angelucci: "E' come Ciarrapico"
IL ROMANISTA: Alcuni emissari di Unicredit sarebbero volati negli "States" per incontrare i rappresentanti dell'anonimo gruppo americano interessato all'acquisto dell'As Roma. L'intento degli uomini inviati da Piazza Cordusio negli Usa è quello di verificare il concreto interesse del potenziale acquirente. Nonostante non trapeli nulla sul proprio conto, alcun fonti finanziarie definiscono il gruppo americano come "accreditatissimo" ed in grado, quindi, di rilanciare la Roma sul panorama internazionale nei prossimi anni. Oltre agli americani, seguono con profondo coinvolgimento l'evolversi degli aventi sia il gruppo che fa capo ad Angelucci che il fondo Aabar. Angelucci nei gironi scorsi ha ribadito di volersi prendere la Roma ma Uc non sembra troppo convinta dell'operazione. Troppi i punti a sfavore dell'imprenditore romano. Angelucci non è gradito alla piazza ed, inoltre, pur avendo alzato la posta, sarebbe disposto ad un pagamento dilazionato per l'acquisto del club. Poi ci sarebbe il terzo incomodo: Aabar. Ma bisognerà verificare se il fondo arabo è ancora "sul pezzo". Al momento non si può escludere nulla, una volta avuto accesso alla data room, l'insieme dei dati sensibili del club, qualcuno dei contendenti potrebbe defilarsi. Per giungere alla verità non occorrerà aspettare ancora molto. La scadenza originaria per le offerte vincolanti, fissata per lunedì prossimo, potrebbe slittare di 48 ore.
Che il nome di Angelucci non esalti la tifoseria giallorossa è un dato di fatto. Il timore forte dei supporters romanisti è che l'imprenditore romano, sul cui gruppo pendono anche diverse vicende giudiziarie, non sia in grado di dare stabilità al club. Sull'argomento il consigliere regionale del Pd e noto tifoso della Roma, Enzo Foschi, non ha usato giri di parole: "Temo che in questo momento non prevalgano valutazioni economiche. Ma di tipo politico. Non si capisce come possa essere più appetibile Angelucci di una multinazionale, che invece non è politicamente condizionabile. Sono preoccupato, perché Angelucci è come Ciarrapico. Ma pure come Lotito. Soggetti fortemente dipendenti economicamente dalla Regione Lazio. Questi sono fatti. Io, al contrario, vorrei avere un management libero". L'onorevole Foschi, insieme ad altri suoi colleghi, Palumbo e Valeriani, ha lanciato un appello in favore del club di Trigoria: "AAAs Roma cerca acquirente serio e fuori dagli ambienti politici - si sottolinea nella nota in cui, peraltro, si aggiunge - Il futuro della società è sempre più incerto, come sempre più incerto sembra essere il ruolo di Unicredit che non sembra voler accelerare i tempi nel processo di vendita della società. Le intenzioni sulla Roma sono sempre più nebulose e i nomi che circolano nulla anno a che vedere con i valori portati avanti finora dalla famiglia Sensi e non sono perciò ben visti dalla tifoseria giallorossa. Il legame con la politica di un´ipotetica nuova proprietà sarebbe uno spiacevole déja-vu. In questi anni, con la proprietà della famiglia Sensi e le battaglie dei tifosi giallorossi, ha prevalso il cuore su un certo sistema di fare calcio e ora non vorremmo che la crisi delle casse facesse perdere di vista il fatto che un club di calcio come la As Roma non può essere soltanto speculazione, ma passione e valori che non si svendono".