SPAL-Roma 1-6 - Scacco Matto - Troppa differenza in campo
LE SCELTE - Fonseca effettua alcuni cambi e fa riposare Veretout, Mkhitaryan e Dzeko. Confermato il 3-4-2-1 con Mancini, Smalling (tornato al centro della difesa dopo l'infortunio di Ibanez) e Kolarov. A centrocampo gli esterni sono Bruno Peres e Spinazzola con Cristante e Diawara in mezzo. Perez e Pellegrini agiscono alle spalle di Kalinic.
Di Biagio irrobustisce il centrocampo proponendo un 4-5-1 con Cerri unica punta e Petagna relegato in panchina.
FRECCIA A SINSITRA - La Roma cerca di spingere subito dalla fascia sinistra e Spinazzola si conferma in gran forma creando subito problemi alla difesa estense. Dalla sua parte si sviluppa l'azione che porta al primo gol giallorosso e in tutto il primo tempo l'ex Atalanta sarà una spina nel fianco della SPAL.
SPAL ATTENDISTA - I ferraresi rimangono molto accorti cercando di chiudere ogni spazio e i capitolini fanno girare palla, a volte rapidamente e altre meno. Kalinic è molto bravo ad arretrare per ricevere palla e tentare di mandare in porta i due trequartisti, Perez e Pellegrini, o Cristante, bravo a inserirsi.
I ritmi sono molto bassi, sia per via del caldo e sia per le scarse motivazioni della SPAL. La Roma rimane in controllo del match, dando l'impressione di poter far gol in ogni momento, sia dalle fasce, sia con cambi stretti dal limite e sia con giocate individuali, come accaduto in occasione del gol di Perez. Il gol di Kolarov dalla distanza chiude il match e da lì in poi sarà solo un allenamento per chi ha giocato meno e l'occasione, per Zaniolo, di regalare al mondo del calcio un'altra delle sue perle.