Roma-Spezia 2-0 - Scacco Matto - Le mosse vincenti e le cose da migliorare

La Roma supera per 2-0 lo Spezia grazie ai gol di Smalling e Ibanez.
LE SCELTE - José Mourinho conferma il 3-5-2 delle ultime partite: Kumbulla sostituisce Mancini accanto a Smalling e Ibanez. Karsdorp e Vina si posizionano sulle fasce, con Cristante regista, Veretout alla sua destra e Mkhitaryan alla sua sinistra. In avanti, confermata la coppia formata da Abraham e Borja Mayoral.
Stesso modulo anche per lo Spezia, con Gyasi, Kovalenko, Sala, Maggiore e Reca a centrocampo. In avanti, al posto di Nzola (fuori per motivi disciplinari), gioca Strelec insieme a Manaj.
L'INIZIO - La Roma si schiera con il consueto 3-5-2 facendo girare palla e cercando di liberare l'uomo tra le linee, sfruttando anche le difficoltà dello Spezia nel difendere l'area davanti alla linea difensiva.
I liguri sono schierati allo stesso modo ma tendono a impostare con una linea a 4 con Amian che si allarga sulla fascia, Erlic e Nikolaou in mezzo e Reca a sinistra ma la squadra ospite fatica tantissimo a rendersi pericolosa, con la Roma sempre attenta anche sulle marcature preventive.
LE MOSSE DELLA ROMA - I capitolini cercando lo spazio dietro al mediano ospite, Sala, che rimane in campo meno di 20 minuti facendosi superare un paio di volte alle sue spalle. La squadra di Mourinho cerca anche Karsdorp e Vina sulle fasce, oltre al movimento in profondità di Abraham, che attacca sul centrosinistra dalla parte di Erlic, stressandolo di continuo. Ogni volta che la Roma spinge, dà l'impressine di poter fare molto male allo Spezia ma i giallorossi preferiscono gestire con una circolazione a volte troppo lenta del pallone.
I gol arrivano da due calci da fermo (provati e riprovati in settimana) e soffre solo per alcune incirusioni di Reca, gestito con difficoltà da Ibanez nel primo tempo.
CINISMO - Il discorso finisce spesso lì: la Roma ha vinto, ha meritato, ma avrebbe potuto chiudere la pratica molto prima se avesse giocato con più qualità, mordente e cattiveria. Il solito discorso che facciamo da inizio anno, con la Roma tra le squadre a tirare di più in campionato ma, contemporaneamente, la squadra a prendere meno lo specchio della porta. E a proposito di attaccanti, se Abraham ha fatto una buona gara (con il solito legno colpito) lo stesso non si può dire di Borja Mayoral. Lo Spezia è più forte del CSKA Sofia e lo spagnolo ha commesso diversi errori, sia di scelte e sia tecnici. Serve di più per guadagnarsi la permanenza a Roma.
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