Roma-Juventus 1-2 - Scacco Matto - Attacco all'ampiezza e i due uomini fondamentali in casa Roma
La Juventus ha battuto per 2-1 la Roma allo stadio Olimpico, grazie ai gol di Demiral e al rigore di Ronaldo, cui ha risposto Perotti sempre su rigore.
LE SCELTE - Niente difesa a tre per Paulo Fonseca, che conferma la formazione annunciata alla vigilia con il 4-2-3-1. Mancini e Smalling guidano la difesa mentre Florenzi e Kolarov agiscono ai lati. A centrocampo, solita coppia collaudata composta da Veretout e Diawara. Zaniolo, Pellegrini e Perotti agiscono a supporto di Edin Dzeko.
Nessuna sorpresa nemmeno per Maurizio Sarri: Cuadrado, Bonucci, Demiral e Alex Sandro compongono la linea difensiva. Pjanic va in cabina di regia, accompagnato da Rabiot e Matuidi mentre Ramsey parte alle spalle di Ronaldo e Dybala.
NERVI SALDI - Dopo il doppio svantaggio arrivato in maniera casuale, la Roma è brava a non disunirsi e a non crollare, rimanendo salda. I giocatori suibuttano così in avanti alla ricerca del gol per riaprire l'incontro, ma sempre mantenendo la lucidità e questo è un aspetto troppo spesso sottovalutato.
AMPIEZZA - La Juventus schiera un centrocampo a rombo, irrobustendo la fascia centrale del campo ma lasciando spazio sulle fasce ed è lì che i giallorossi cercando di colpire. Pellegrini fa molto movimento e tende a gravitare spesso sulla fascia destra, dove trova Zaniolo e Florenzi, in modo da avere la superiorità numerica. Quest'ultimo spinge parecchio sulla fascia, creando diversi pericoli e rimanendo abbastanza attento in fase difensiva.
Dall'altro lato Kolarov prova a fare lo stesso, con pochi risultati ed è sempre Pellegrini a spostarsi talvolta anche nel corridoio sinistro.
Nella ripresa, Sarri come ultimo cambio passa al 4-3-3 con Cuadrado esterno alto a destra proprio per difendere l'ampiezza e limtiare le occasioni di finire in inferiorità numerica sulle fasce.
JUVENTUS - I bianconeri riescono a difendere alti solo nella prima parte di gara, schiacchiandosi molto nella seconda e subendo il forcing della Roma, senza pressare molto e sprecando alcune buone situazioni in contropiede. Il reticolato fitto di passaggi contraddistingue il gioco di Sarri, con Dybala che arretra per prendere palla e Ronaldo che cerca la posizione migliore, a volte puntando direttamente tra i due centrali difensivi.
CINISMO - La Roma fa scorrere la palla da destra a sinistra, da sinistra a destra e riesce lentamente ad aprire la difesa avversaria. Il problema è che se non segna Dzeko nessuno lo fa. Il bosniaco, palo a parte, non ha vissuto un gran serata e Pellegrini si è trovato ad avere molte ghiotte occasioni, sprecate tutte malamente. Se non si accende il numero 7 capitolino, i giallorosis faticano a concretizzare la mole di gioco espressa. L'ultimo passaggio e la finalizzazione sono due passaggi fondamentali e sono solo due i calciatori giallorossi deputati a ciò: Pellegrini e Dzeko. Si abbassa il loro livello di gioco e la Roma, pur giocando bene e pur creando molte potenziali occasioni, fatica tremendamente a segnare.