Hellas Verona-Roma 3-2 - Scacco Matto - Tutti gli errori dei giallorossi
Prima sconfitta stagionale per la Roma, che perde 3-2 in casa dell'Hellas Verona al termine di una gara molto intensa.
LE SCELTE - Come previsto, Vina e Mkhitaryan rimangono out a causa di alcuni piccoli problemi fisici. Calafiori prende il posto del terzino mentre l'armeno viene sostituito a sorpresa da Shomurodov. Mancini e Ibanez vengono confermati al centro della difesa, con Karsdorp e il già citato Calafiori sugli esterni. Confermati Cristante e Veretout in mezzo al campo mentre, dietro ad Abraham, agiscono Zaniolo, Pellegrini e Shomurodov.
Tudor propone un 3-4-2-1 con Barak e Caprari dietro a Simeone. A centrocampo, fuori Tamez e spazio a Bessa in coppia con Ilic. Faraoni e Lazovic giocano sugli esterni mentre la linea a tre è formata da Dawidowicz, Gunter e Ceccherini.
PARTENZA SPRINT - I padroni di casa partono subito forte: per disturbare la costruzione giallorossa, Ilic va in pressione su Cristante mentre Barak tirne d'occhio Veretout. Ilic ha una doppia consegna: in fase di non possesso, va per l'appunto in pressione sul numero 4 giallorosso mentre in fase di costruzione si abbassa per coprire la salita di Ceccherini. Tudor decide, infatti, di sovraccarire la fascia sinistra facendo salire Ceccherini che occupa la fascia insieme a Lazovic e con il movimento di Caprari ad attaccare il corridoio. Karsdorp fatica non poco nell'uno contro uno e la Roma rischia di sbandare - e sbanderà - da quella parte.
TROPPI LANCI - Di contro, i giallorossi per eludere il pressing avversario lanciano lungo per Abraham. L'inglese non è in giornata e fatica tantissimo a tenere i palloni. Bisogna riconoscere che l'ex Chelsea ha un compito non facile, trovandosi quasi sempre da solo contro la difesa scaligera, ma non gioca una buona gara e tiene troppi pochi palloni.
FUORI-DENTRO - L'Hellas Verona cerca di continuo di allargare la Roma, mandando il pallone sull'esterno per poi attaccare all'interno. Il gol del pareggio nasce così: come accaduto nel primo tempo, Ilic si abbassa a fare il centrale per dare la possibilità a Ceccherini di allargarsi. Karsdorp controlla Lazovic, Zaniolo dovrebbe coprire su Ceccherini ma arriva in ritardo e con poca grinta. Il difensore dell'Hellas ha così tutto il tempo di ricevere il pallone e di vedere il movimento di Caprari. Caprari era venuto incontro, attirando il suo marcatore (Cristante) e poi, dopo aver visto Ceccherini ricevere palla sulla fascia, l'attaccante scaligero si è girato improvvisamente per attaccare la profondità. Cristante ha faticato ad assorbire questo movimento, rimanendo dietro Caprari e non riuscendo a raggiungerlo né a fermare il cross che poi Barak metterà in rete.
DOPPIO ERRORE - Il secondo gol vede invece due giocatori non esenti da colpe. Ancora Cristante (un po' affaticato) si fa sorprendere da un uno-due, non riuscendo a seguire Ilic. Infine Mancini commette il suo classico errore, evidenziando il suo difetto più grande: nell'uno contro uno si mette troppo avanti con il corpo e così, invece di indirizzare l'avversario verso l'esterno del campo, gli lascia lo spazio di incrociare verso la porta, proprio quello che un difensore dovrebbe evitare di fare.
E TRE - Molto semplice anche il terzo gol: Faraoni attira Calafiori oltre la linea del centrocampo. Lo spazio dietro al terzino giallorosso viene subito attaccato da Barak. Veretout va a fare il guardiano del numero 7 scaligero ma, così facendo, svuota la propria trequarti, dove rimane solo Cristante. Barak protegge palla e scarica indietro a Faraoni e, da questi, parte subito un filtrante per Simeone, che taglia fuori sempre verso la fascia sinistra della Roma. Abbiamo quindi Calafiori fuori posizione, Veretout su Barak, Ibanez che deve allargarsi per coprire Simeone (che ha attaccato lo spazio lasciato libero da Calafiori). Cristante deve, quindi, prendere il posto di Ibanez al centro. A questo punto, è evidente che davanti all'area della Roma non c'è più nessuno e Faraoni, che riceve palla forse addirittura in ritardo, può prendere la mira e fare un bellissimo gol.
TANTI CAMBI - Mourinho getta nella mischia tutti i giocatori offensivi a disposizione, terminando la partita con una sorta di 3-1-4-2: difesa con Mancini, Smalling e Ibanez. Il solo Cristante a protezione della retroguardia e poi Perez, Pellegrini, Mkhitaryan ed El Shaarawy dietro a Borja Mayoral e Abraham. Purtroppo, la poca lucidità e la poca brillantezza non consentono ai giallorossi di rendersi veramente pericolosi e arriva così la prima sconfitta stagionale.