Hellas Verona-Roma 1-3 - Scacco Matto - Pressing iniziale da parte di entrambe, l'espulsione cambia tutto
La Roma vince in trasferta contro l'Hellas Verona, grazie ai gol nel finale di Volpato ed El Shaarawy.
LE SCELTE - Nessuna sorpresa da parte di José Mourinho, che schiera un 3-4-2-1 con Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Abraham. Karsdorp e Zalewski giocano esterni, con Cristante e Camara in mezzo. Il pacchetto difensivo è formato come di consueto da Mancini, Smalling e Ibanez.
Formazione speculare per l'Hellas Verona, che rinuncia a Verdi all'ultimo per un problema fisico, schierando Kallon e Tameze dietro a Henry. Faraoni e Depaoli agiscono ai lati, con Hongla e Veloso al centro.
PRESSING - Entrambe le squadre partono forte cercando di recuperare alto il pallone, con particolare riferimento ai padroni di casa. I giallorossi vanno in pressione con i tre attaccanti, i due esterni e uno dei due centrocampisti, coperto dal difensore di parte. Quando sale Cristante, per esempio, Mancini accorcia a centrocampo.
L'Hellas Verona, invece, piazza Veloso su Cristante mentre Kallone e Tameze si spartiscono i due centrali giallorossi. Bocchetti accetta il rischio e lascia solo due centrali difensivi contro Zaniolo e Abraham.
ESPULSIONE - Dopo il gol dei padroni di casa, gli scaligeri rimangono in 10 per l'espulsione di Dawidowicz: Bocchetti arretra Tameze sulla linea dei difensori e rimane, inizialmente, con una sorte di 3-4-2, con Tameze che si alterna tra difesa e centrocampo.
RIPRESA - Mourinho all'intervallo toglie l'ammonito Cristante per inserire El Shaarawy, che gioca al posto di Pellegrini, con il numero 7 arretrato a centrocampo. L'Hellas Verona rimane, ovviamente, tutto chiuso nella propria metà campo con i difensori giallorossi che hanno ampia possibilità di giocare il pallone, trovando, però, pochi compagni cui passare la palla.
MOVIMENTO SENZA PALLA - La Roma si muove poco senza palla, un po' per stanchezza, un po' perché l'Hellas Verona si muove bene i giallorossi si trovano più a proprio agio nelle transizioni, negli attacchi diretti in verticale, meno quando bisogna scardinare difese chiuse a riccio.
Mourinho le prova tutte, cambiando sistema di gioco e passando anche a 4, inserendo tutti i giocatori offensivi a disposizione ma, spesso, la Roma si trova schiacciata in avanti con i propri calciatori offensivi e i difensori dell'Hellas Verona riescono a marcarli abbastanza agevolmente.
La partita si può risolvere, quindi, o con una palla da fermo o con una giocata di un singolo e accade proprio questo: prima, un corner per il colpo di testa di Matic, che colpisce la traversa, e poi lo stesso Matic danza sulla linea di fondo, dribbla il suo avversario, e mette una palla dietro per Volpato, che trova il colpo da biliardo decisivo.