L'avversario - Il punto debole dell'Atalanta e cosa temere dei bergamaschi

18.09.2022 15:50 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di match analyst con Sics
L'avversario - Il punto debole dell'Atalanta e cosa temere dei bergamaschi
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Sarà l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ad affrontare la Roma domani alle 18:00, allo stadio Olimpico.

MODULO – I bergamaschi sono un pochino più fluidi rispetto agli scorsi anni. La squadra ha mantenuto la sua identità, pur dovendo fare alcuni adattamenti. I nerazzurri dovrebbero confermare il 3-4-2-1 ma non è nemmeno escluso che, invece, possano schierare un 4-2-3-1.

AGGRESSIVITÀ – Non è di certo cambiato il modo di difendere di Gasperini, con i difensori che cercando in maniera quasi ossessiva l’anticipo o, comunque, che devono aggredire subito l’avversario, senza preoccuparsi di mantenere compatta la linea difensiva (il contrario di come fa Sarri, per esempio), ma avendo la licenza di seguire l’avversario fin dentro la metà campo offensiva. Quando ciò accade, un centrocampista (spesso de Roon) arretra per coprire lo spazio ma succede anche che rimangano semplicemente due difensori. Gasperini accetta l'eventualità di non essere in superiorità numerica con i difensori, sapendo che i suoi giocatori dovranno vincere i duelli individuali, altrimenti rischieranno di prendere gol.

ATTIRARE FUORI UN DIFENSORE – La Roma dovrà essere brava ad attirare fuori linea uno dei tre difensori, con Abraham che, per esempio, venendo incontro, potrebbe portarsi dietro un centrale. Si creerebbe così lo spazio per l’inserimento da dietro di un centrocampista. In questo caso, l’Atalanta reagisce dando il compito a uno dei centrocampisti di seguire il giocatore avversario che si inserisce da dietro ma non sempre ciò avviene con la giusta tempestività. Se Pellegrini dovesse giocare a centrocampo, potrebbe essere l’uomo deputato a perforare la difesa bergamasca. Wijnaldum sarebbe stato il calciatore perfetto per fare ciò.

PRESSING – Negli anni scorsi, l’Atalanta esercitava una pressione maggiore sugli avversari. Ad oggi, invece, dipende molto dall’avversario e dal momento della gara, con i bergamaschi che alternano maggiormente il pressing a una difesa più prudente.

SUPERIORITÀ SULLE FASCE – Quando imposta, l’Atalanta abbassa Koopmeiners portandolo fuorilinea, sulla fascia, per eludere qualsiasi tentativo di pressing avversario. Poi, i bergamaschi spesso tendono a svuotare la parte centrale del campo per sovraccaricare una delle due fasce. Le strade sono due: tentare il lancio lungo per l’attacco della profondità di un attaccante (come fa spesso anche alla Roma, palla larga e lancio improvviso per Abraham o Dybala) oppure portare molti calciatori sulla fascia per creare superiorità, mandare in confusione la difesa avversaria e scappare con triangolazioni veloci. I braccetti difensivi sono fondamentali, aiutando molto in fase offensiva. Non è inusuale vedere, per esempio sulla fascia sinistra, in pochi metri il difensore di parte, Toloi, il centrocamista laterale, Soppy, il centrocampista di parte, de Roon, l’esterno offensivo, Lookman, e magari anche l’attaccante centrale. Ben cinque giocatori dalla stessa parte, offrendo così al portatore di palla tantissime linee di passaggio.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA – Quando l’Atalanta ammassa tanti giocatori da una parte deve stare attenta a non perdere palla perché si esporrebbe in maniera letale al contropiede avversario, che la Roma potrebbe sfruttare con gli inserimenti di Zaniolo e Dybala. Occhio perché il contropiede è un’arma che sfrutta anche Gasperini, con giocatori come Soppy, Lookman e Muriel che sfrecciano come fulmini in contropiede.

DUELLI AEREI – La partita si potrebbe decidere anche con la palla in aria: i bergamaschi sono, infatti, secondi per duelli aerei vinti (dati Wyscout), mentre la Roma è terza. Una sfida tra giganti, in tutti i sensi.

ATTACCANTE – Con l’assenza di Zapata, occhio a chi giocherà come punta centrale. Dovesse essere Muriel, il pericolo maggiore sarà l’attacco della profondità con la velocità del colombiano. Se, invece, dovesse giocare Hojlund (classe 2003), le caratteristiche del danese gli consentono anche di giocare spalle alla porta, aprendo lo spazio per l’inserimento dei suoi compagni.

La probabile formazione dell'Atalanta
Atalanta (3-4-2-1): Musso; Okoli, Demiral, Toloi; Hateboer, Koopmeiners, de Roon, Soppy; Ederson, Lookman; Muriel. All.: Gasperini.