Femminile, Giacinti: "Sapevo che Roma sarebbe diventata casa mia. Qui c'è un ambiente diverso"

04.03.2024 22:15 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Femminile, Giacinti: "Sapevo che Roma sarebbe diventata casa mia. Qui c'è un ambiente diverso"
© foto di Luca D'Alessandro

In meno di due anni Valentina Giacinti è diventata una delle colonne portanti della Roma Femminile allenata da Alessandro Spugna. In archivio c'è già uno scudetto e ora è in corsa per il bis e per il titolo della Coppa Italia. Di passato, presente e futuro l'attaccante ha parlato in un'intervista concessa all'edizione romana del Corriere della Sera. Eccone uno stralcio:

Che stagione è per lei?
«Molto positiva sotto più punti di vista. Abbiamo finito la regular season da prime ed era quello che volevamo. La società ci ha aiutato tanto e ci ha garantito una squadra ancora più competitiva. Il supporto non manca mai, Betty (Bavagnoli, ndr) è sempre presente. Qui credono tanto in noi e nel calcio femminile, la Roma punta in alto e anche io. Questo progetto mi ha convinto subito».

Come?
«Fin dalla prima chiacchierata. Sapevo che la Roma era da tempo interessata a me, ma non avevo mai pensato di andar via definitivamente dal Milan. Poi però quando è arrivato quel momento, dopo il prestito alla Fiorentina, la prima squadra a cui ho pensato è stata proprio la Roma. La sentivo già come casa e sapevo di poter portare io qualcosa di diverso qui».

E che realtà ha trovato?
«Un ambiente che mi ha aiutato a essere me stessa. C'era tanta voglia di vincere con il bel gioco ma lo scudetto finiva sempre altrove. Poi ho capito che ce l'avremmo fatta. Dall'estate dentro di me dicevo "Lo vinciamo". Sentivo tanta forza da parte di tutti, ho trovato un tecnico che crede in noi e una mentalità forte e professionale».

Come sta il calcio femminile in Italia?
«Abbastanza bene ma manca la sponsorizzazione, il far sapere che c'è una partita di calcio femminile. Quando abbiamo giocato all'Olimpico è stato unico, la gente è venuta. Tanta. E si è appassionata ancora di più. Da lì per noi è cambiato tutto. Anche il fatto che una partita trasmessa in chiaro faccia ottimi ascolti dimostra che l'interesse c'è. È questione di conoscenza e di guardare prima di giudicare.