Watford, Ranieri: "Un enorme dispiacere lo scudetto mancato con la Roma. Auguro a Mourinho ogni bene"

16.10.2021 08:18 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Watford, Ranieri: "Un enorme dispiacere lo scudetto mancato con la Roma. Auguro a Mourinho ogni bene"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Claudio Ranieri, neo tecnico del Watford, ha concesso una lunga intervista a SportWeek, inserto de La Gazzetta dello Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

La missione da compiere a Watford?
"Salvare la squadra e porre le basi per aprire un ciclo. Mi piace seminare: se poi tocca ad altri passare  alla fase del raccolto, sono ugualmente contento".

Helenio Herrera?
"Un innovatore. In allenamento ci chiedeva di giocare in velocità e di non tenere mai il pallone. Quando sbagliavamo, palla all’altra squadra. Debuttai in Serie A con Manlio Scopigno, in casa del Genoa, il 4 novembre 1973. L’ultima presenza, la sesta in campionato, contro il Cagliari di Gigi Riva. Totale, sei partite. Quando arrivò Liedholm e fu chiaro che per me non c’era spazio, chiesi di andare da un’altra parte per verificare se potessi fare il calciatore, oppure voltare pagina. Volevo mettermi alla prova. Mi ritrovai a Catanzaro, con Gianni Di Marzio".

Pausa: Blackpool, 2 maggio 1973, torneo Anglo-Italiano.
"Fu il debutto assoluto con la Roma. Perdemmo 2-1, una squadra piena di giovani: io, Francesco Rocca, Pellegrini. Gara dura, rimediai anche l’ammonizione. L’esordio in Inghilterra: era destino".

Catania, Palermo, poi, all’improvviso, il passaggio dal campo alla panchina.
"Era l’estate 1986. Ero senza squadra. Mi allenavo con i giovani della Roma. Un giorno mi arrivò una chiamata da Lamezia. Il presidente della Vigor voleva un allenatore giovane al quale affidare la squadra, iscritta al campionato Interregionale. Accettai l’offerta. Cominciai dalla quinta serie e feci bene. Partire dal basso è stato importante. Non ero pronto per una categoria maggiore. Dovevo imparare. I campi del Sud sono una palestra formidabile".

Chelsea, di nuovo Valencia, poi nel 2007 il ritorno in Italia e il trittico Juventus-Roma-Inter.
"Lo scudetto mancato a Roma fu un enorme dispiacere: la mia città, la mia gente, la mia squadra. Ci giocammo tutto nella partita con la Sampdoria, ma subentrai alla terza giornata e magari se avessi guidato la squadra dall’inizio, sarebbe finita diversamente".

José Mourinho, dopo l’esonero di Leicester, si presentò in conferenza stampa indossando una t-shirt con le iniziali CR in omaggio a Ranieri. Dopo le baruffe dei tempi di Roma, un bel gesto. 
"Mourinho è unico, un grande allenatore e un super motivatore. Mi manifestò la sua solidarietà dopo l’addio al Leicester e fu il primo a congratularsi con me dopo la firma con il Fulham. Gli auguro ogni bene alla guida della Roma".