Rocca: "Perdono gli autori dello striscione. Mi sarei aspettato una chiamata da parte della Roma"
Nominato dal brutto striscione dei tifosi della Lazio contro Zaniolo, Francesco Rocca oggi ha voluto replicare tramite le pagine de Il Corriere dello Sport. L'ex calciatore della Roma ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo. Di seguito uno stralcio della stessa.
Non possiamo non partire da quello striscione. Come prende atto e come reagisce al momento?
"Me l'ha fatto vedere mio figlio Alessandro sul cellulare. Reazioni? Ho vissuto la mia storia da atleta e tifoso con l'entusiasmo della mia ingenua appartenenza. Nel gioco della vita c'è anche lo scotto da pagare se sei popolare. Il tifo per me è gioia, passione. Chi fa altro non entra nel mio mondo. Non so chi siano e non voglio saperlo. Ribadisco il mio perdono immediato".
Accetterebbe di incontrare i ragazzi che l'hanno offesa?
"Ma certo che accetterei. Li posso incontrare quando vogliono. Magari. Gli direi: si, vero, sono claudicante, e allora qual è il problema? È questo che mi racconta come uomo?".
La Roma ti ha chiamato?
"No".
Se lo sarebbe aspettato?
"Sì. In fondo, se soffro una claudicanza è stato per quella maglia. Ho dato una gamba per la Roma".