TRIGORIA - Mourinho: "Pellegrini non sarà convocato. Tiago Pinto non è stato capito, Zaniolo qui fino almeno al 2024. Il Genoa è una squadra che non ti vuole far giocare". VIDEO!

05.02.2022 08:10 di Emiliano Tomasini Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Mourinho: "Pellegrini non sarà convocato. Tiago Pinto non è stato capito, Zaniolo qui fino almeno al 2024. Il Genoa è una squadra che non ti vuole far giocare". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

L'allenatore giallorosso José Mourinho ha parlato ieri nella consueta conferenza stampa pre match. 

Pellegrini?
"Lorenzo non sarà convocato, non è ancora pronto. Il Genoa è una squadra difficile. Hanno cambiato allenatore e tanti giocatori, è difficile capire se la partita con l'Udinese serve come base o no. Tutti questi giocatori sono pronti a giocare da titiolari, è molto difficile da capire. C'è una cosa più importante per noi, a prescindere da loro, cioè che giochiamo in casa, con il ritorno dei tifosi. Veniamo da due vittorie di fila in campionato, dobbiamo centrare la terza e fare 9 punti su 9. Abbiamo studiato il Genoa contro l'Udinese, ma è difficile capire se quella è la loro base. Pensiamo a noi, ai tifosi che tornano allo stadio e facciamo di tutto per vincere".

Zaniolo e le parole di Tiago Pinto.
"Le parole del direttore sono assolutamente normali. È difficile per un direttore sportivo - o generale che sia - onesto, sincero, che non vende fumo poter dire che un giocatore sarà qui al 100% la prossima stagione. Neanche un giocatore sarebbe felice di sentirlo, perché un giocatore vuole sentirsi libero. Una parola importante è maturità, è importante per il nostro progetto e anche per voi. Noi stiamo dimostrando maturità, nel nostro progetto, nel nostro modo di comunicare. Il modo di approcciare e di appoggiarci dei nostri tifosi ha dimostrato maturità. Da voi ci si aspetta più maturità, serve più maturità. La sua frase è stata estratta da un discorso, la risposta di Tiago Pinto è stata decontestualizzata e strumentalizzata. È stata presa per fare prime pagine per una settimana. E rispondo già alla prossima domanda, sono contento di questo mercato. Preferisco il mercato di altre squadre? Ovviamente sì. Sono stato già lì, in quel profilo di mercato, però per il nostro profilo di mercato sono contento perché oggi siamo più forti del 31 dicembre. Abbiamo perso quattro giocatori che hanno giocato poco e abbiamo preso due giocatori che in poco tempo hanno fatto più minuti di quelli che sono partiti. Io sono contento perché il nostro obiettivo è sempre migliorare. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarci e lo sarà sempre finché sarò qui e solo Dio o i Friedkin lo sanno quando sarà. Quindi finché sarò qui, almeno fino al 2024, Zaniolo resta qui, perché per migliorarsi serve che i giocatori forti restino qui. Possiamo finire qui? (Ride, ndr)". 

La partita di Coppa Italia con l'Inter?
"Non ci abbiamo ancora pensato, domani dopo la partita sarò qui con gli analisti per pensare alla partita. Ma fino adesso non abbiamo pensato alla partita con l'Inter. Domani è troppo importante per noi, troppo importante prendere i 3 punti".

Vina?
"È tornato tardi, ma questa volta non ha giocato con l'Uruguay. È arrivato felice perché la sua Nazionale ha vinto e hanno quasi conquistato il Mondiale. È in un bel momento. Oggi siamo più equilibrati, abbiamo più opzioni, abbiamo fatto il mercato con questa intenzione, senza il potere di altri e di poter fare quello che uno sogna. Oggi abbiamo Karsdorp e Maitland-Niles a destra e Vina e Maitland-Niles a sinistra, abbiamo più opzioni. Con tante partite avranno spazi tutti".

Pellegrini recupererà per l'Inter? È possibile giocare con Pellegrini, Mkhitaryan e Oliveira?
"A Milano abbiamo giocato con Lorenzo, Mkhitaryan e Veretout, quindi si è possibile. Anzi, Sergio è più posizionale di Veretout, Jordan è più di movimento. Non abbiamo un regista puro, però abbiamo diverse opzioni. Abbiamo tante opzioni. Bove sta crescendo tanto e sono contentissimo perché è un ragazzo con qualità e maturità, non è un ragazzino. Stiamo bene a centrocampo, la rosa è più equlibrata. Possiamo giocare con quei tre a centrocampo e con i tre difensori. Quando la squadra lavora insieme e con lo stesso allenatore, la squadra cresce e capisce meglio il sistema. Nel calcio di oggi una squadra deve essere pronta a giocare in modi diversi, con piccole differenze. Possiamo giocare a quattro o a tre. Per martedì, è possibile la presenza di Lorenzo. Ieri ha fatto allenamento parziale, oggi seduta intera con il gruppo. Domani deve riposare perché ha lavorato tanto per recuperare".

Più importante il quarto posto o vincere una coppa? Quanto crede nei nuovi sistemi di allenamento?
"Continuo a pensare che il modo più facile di vincere sia avere i giocatori più bravi. Ovviamente credo nei metodi di allenamento, se no non sarei allenatore, altrimenti farei il direttore o il presidente. Dividere il campo è più facile per lavorare e per controllare i lavori. Il lavoro settoriale lo faccio io ma penso che lo fanno tutti. Se vai su Instagram trovi il lavoro di tutti gli allenatori, tutti facciamo il copy-paste. Questa è la generazione del copy-paste. Non ti so dire se è più importante il quarto posto o vincere una coppa, è difficile. Proviamo a raggiungere tutto, siamo in corsa per la Conference e ci proviamo. La matematica ci dice che possiamo arrivare quarti e ci proviamo. Arrivare quarti è importante economicamente, per il prestigio e per giocare una competizione importante. Però, vincere un trofeo è molto importante. Vincere è come un virus positivo, ti aiuta a definire i tuoi progetti e a gestire le emozioni. Vincere è fondamentale e sarebbe molto importante per noi. L'obiettivo di oggi è vincere con il Genoa".

Rispetto agli obiettivi che lei si è posto, quanto è importante per costruire un'impronta vincente questo periodo?
"È importante perché quando finisce questo periodo la stagione sarà finita. La classifica sarà quella, avremo vinto o no un titolo. Quindi, da questo momento tutte le partite sono fondamentali. Ogni partita, ogni dettaglio è importante. Io e i giocatori dobbiamo concentrarci solo sulle competizioni. Adesso siamo noi, 22 giocatori più i 3 portiari più Spinazzola, che vediamo se sarà possibile averlo a disposizione entro fine stagione".

Oggi è più difficile vincere le partite in casa, come mai? Oliveira è stato preso perché è un giocatore più "sporco"? Domani sarà una partita "sporca"?
"Alla fine della partita contro la Samp ho chiesto all'arbitro perché non ha dato il cartellino giallo a un portiere nel minuto 15 e solo al minuto 89, quando è felice di prenderlo. Questo per dire che quando una squadra vuole una non-partita, si va contro il senso del gioco. Il Genoa contro l'Udinese ha fatto un numero altissimo di falli, che ti dicono che sono una squadra che non vuole far giocare l'avversario. Il Genoa non ti vuole fare giocare, se fanno 30-40 falli per partita, fai la media di falli per minuto, diventa impossibile giocare. La maggioranza delle squadre oggi vogliono giocare, io per anni sono stato in squadre top e conosco bene questa cosa. Oggi, in Italia è cambiato. Guarda la prima di campionato contro la Fiorentina, loro hanno giocato una partita fantastica. Anche la partita con il Sassuolo, è finita 2-1 ma poteva finire 4-4. È più difficile vincere in casa perché tante squadre ora provano a giocare. Oggi il calcio ha più partita di prima, prima già sapevi alcune partite come sarebbero finite".