TRIGORIA - Fonseca: "Ci creiamo i problemi da soli. Depressione? Qui no, al contrario di qualcuno fuori. Kumbulla, Borja Mayoral e Pau Lopez giocheranno, Smalling convocato". VIDEO!

03.03.2021 08:04 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Fonseca: "Ci creiamo i problemi da soli. Depressione? Qui no, al contrario di qualcuno fuori. Kumbulla, Borja Mayoral e Pau Lopez giocheranno, Smalling convocato". VIDEO!
© foto di Luca d'Alessandro

Ieri ha avuto luogo la conferenza stampa di Paulo Fonseca alla vigilia della gara contro la Fiorentina, in programma domani alle 20:45.
Vocegiallorossa.it vi ha offerto la diretta testuale dell'evento.

Kumbulla e Smalling sono pronti?
"La squadra ha sofferto più di quello che vogliamo, è la verità. Dobbiamo però capire una cosa, quella che è l'organizzazione della squadra. Quante volte il Milan ha creato situazioni pericolose per la loro organizzazione offensiva? La squadra è stata molto equilibrata, il problema è che noi ci creiamo i problemi da soli. Non si tratta di organizzazione difensiva: ci sono errori, perdiamo palloni, errori nella fase iniziale di costruzione. Errori che ci sono stati anche in altre partita. Non si tratta di organizzazione ma di decisioni, perdere i palloni nella costruzione. Qualcuno potrebbe dire perché allora giochiamo così, se sbagliamo. Noi, però, vogliamo giocare così. Se c'è pressione bisogna capire se giocare o non giocare. Contro il Milan abbiamo sbagliato, non si può sbagliare così, ma non è un problema di organizzazione difensiva e non della difesa, ma anche offensivo. Stiamo lavorando per capire meglio questi momenti che consentono agli avversari di creare pericoli. Kumbulla è pronto e giocherà. Smalling sarà convocato ma non è nella migliore condizione".

Domani sarà la terza partita in sei giorni. Farà turnover e potrà riguardare anche Borja Mayoral?
"No, lui giocherà. Abbiamo tante partite, è vero, che in Europa League abbiamo cambiato tanto in passato ma con tanti problemi in difesa è difficile gestire Karsdorp, Spinazzola, Cristante e Mancini. Cambieremo 2-3 giocatori domani".

Chi giocherà in porta?
"Pau Lopez".

Quando si alza il livello, Borja Mayoral non emerge. Un caso o non è ancora pronto?
"Il calcio italiano è difficile per tutti gli attaccanti. Lui è giovane e sta arrivando ora. Se Borja segna va tutto bene, se non segna va male. Io non posso vedere le cose così. Vale anche per Dzeko: se segna va tutto bene, se non segna non va bene".

La Roma è stata spesso in ritardo nelle chiusure. Si potrebbe utilizzare il 3-5-2 in queste partite?
"Noi abbiamo difeso col 3-5-2, è stato chiaro per tutti. Il problema è stato perdere palloni nella prima fase di costruzione, consentendo al Milan di recuperare palla vicino alla nostra porta. Nell'organizzazione difensiva siamo stati equilibrati nel 5-3-2".

Far toccare tutti quei palloni al portiere dà più vantaggi che svantaggi?
"Per me è importante che il portiere giochi con la squadra. La differenza è quando possiamo giocare e quando non possiamo. Se abbiamo una forte pressione allora non possiamo rischiare ma, nel caso di Pau Lopez, non abbiamo avuto pressione. Il passaggio è stato sbagliato, è vero, è stato un errore. Stiamo lavorando per migliorare questa questione. Si parla sempre del problema di giocare da dietro. La crea però crea tanto iniziando a giocare da dietro, non capisco come si possano fare questi tipi di discorsi. Se si può giocare si gioca, altrimenti non possiamo giocare. Solo questo dobbiamo capire".

Pochi gol da chi viene dalla panchina. Che spiegazione si è dato?
"Sono numeri, non posso fare questa valutazione così. Il 70% delle volte in cui abbiamo fatto delle sostituzioni stavamo vincendo, quindi non c'era bisogno di farne altri. Non possiamo scappare dai numeri ma, da allenatore, non posso vedere le cose così. Noi non abbiamo avuto molte partite nelle quali dovevamo recuperare un risultato al momento delle sostituzioni".

Perché la Roma gioca lo stesso tipo di gioco contro le grandi, che magari invece cambiano qualcosa per giocare sui vostri punti deboli. Non può essere un limite essere troppo riconoscibili?
"Non sono d'accordo. Tutte le squadre hanno un'identità. Guardiamo le squadre più forti in Serie A: tutti cambiano le intenzioni? Non mi sembra. Il Milan gioca sempre allo stesso modo, la Lazio gioca sempre allo stesso modo, così come Atalanta, Napoli, Juventus. Cambiano identità? No, cambiano la strategia per ogni partita. Noi, normalmente, pressiamo alto. Contro il Milan non l'abbiamo fatto, è stata strategia, quella può cambiare, l'identità no. Puoi cambiare se vuoi avere più profondità, se vuoi uscire più veloce ma l'identità non cambia. Le grandi squadre hanno un'identità forte, nno cambiano. Tra l'altro non avresti nemmeno il tempo di  cambiare, con tutte le partite ravvicinate. Cambiare modulo lo puoi fare, è una cosa diversa dal cambiare identità".

Questa squadra si è sempre rialzata dopo i momenti negativi. Come vede i ragazzi?
"Questa squadra ha sempre reagito bene ed è un punto positivo. In questi giorni ho visto una squadra che non è entrata in depressione, al contrario di qualcuno fuori. La squadra ha capito cosa non ha fatto bene ma è pronta per lottare domani. Depressione? No, magari fuori molti ce l'hanno, qui no. Dobbiamo migliorare ciò che abbiamo fatto ed essere forti la prossima partita".

Che rischi presenta la gara di domani?
"Non è la stessa Fiorentina della gara di andata, ovviamente, ma è molto forte, con grandi giocatori. Hanno vinto contro la Juve per 3-0, sono fortissimi, vogliono avere la palla, escono bene in contropiede, sarà una gara difficile per noi. Ho visto una squadra per voglia lottare per i tre punti".