TRIGORIA - Di Francesco: "Da questa partita può uscire la vera anti-Juventus. Vincerà chi difenderà meglio. Schick e Strootman non ci saranno"

14.10.2017 08:02 di  Danilo Magnani  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Di Francesco: "Da questa partita può uscire la vera anti-Juventus. Vincerà chi difenderà meglio. Schick e Strootman non ci saranno"
Vocegiallorossa.it
© foto di Insidefoto/Image Sport

Eusebio Di Francesco è stato il protagonista della conferenza stampa in vista della sfida tra Roma e Napoli. Vocegiallorossa.it ha riportato per voi le parole del tecnico giallorosso in diretta dal media center del Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Queste le sue parole:

Uscirà domani la vera anti-Juventus?
“Sarà una gara molto importante al di fuori del risultato. Potrà determinare o quantomeno dare l'input alla convinzione di una delle due squadre”.

Decima sfida fra lei e Sarri, cosa ci sarà di diverso domani?
“Quando si sfidano due allenatori con giocatori di qualità si può vedere meglio il lavoro di entrambi. Sarri sta facendo un lavoro eccellente, in questi anni ha avuto una crescita esponenziale. È partito dal 4-4-2, adesso 4-3-3 con interpreti molto bravi”.

Cosa hanno di speciale Dzeko e Mertens?
“Sono due profili molto diversi. Mertens è diventato centravanti per esigenza e per la bravura dell'allenatore che lo ha fatto crescere. In passato non ci aveva mai giocato, è una punta atipica che non dà punti di riferimento, di movimento. Dzeko ha una grande presenza in area ma è bravo anche a muoversi tra le linee, ha tanta qualità. Volendo potrebbero anche giocare insieme, mi auguro però che in questo caso prevalga quello più alto”.

Schick e Strootman saranno convocati?
“Nessuno dei due. Valuteremo Strootman per il Chelsea, su Schick non bisogna avere fretta. Basta con le domande su Schick che a volte gli hanno messo pressione. Si è voluto allenare nonostante non stesse al meglio. Ha voluto forzare, su questo non possiamo sbagliare. Dato che io sono il primo responsabile, lo convocherò quando sarà in grado di giocare almeno uno spezzone di gara. Non per far felice gli altri, lo faccio per il suo bene”.

Chi ha da guadagnare o da perdere domani?
“Nel perdere non si guadagna tanto. Chi perderà sarà minimamente penalizzato soprattutto mentalmente. Certe partite sono importante ma ne mancano ancora tante. Credo che la prestazione sarà importante. Chi farà meglio la fase difensiva otterrà il risultato, noi dobbiamo riuscire a fare questo meglio del Napoli, di squadra ovviamente, perché questo è il pregio di una squadra che vuole ambire a qualcosa di importante”.

Si poteva gestire meglio El Shaarawy in Nazionale?
“Sicuramente ci sono state valutazioni sbagliate. Abbiamo un ottimo rapporto con la Nazionale da questo punto di vista, mi auguro che non accada più. Magari anche i giocatori deve fare valutazioni migliori. È un peccato vederlo tornare da infortunato, mi auguro che non accada più. Senza polemizzare. Cercheremo di recuperarlo il prima possibile, è ovvio che pretendo da tutti maggiore attenzione”.

Il Napoli gioca meglio della Juventus?
“Sulla parte estetica non ho dubbi perché ha dimostrato una manovra corale come fosse un'orchestra. Questo non è però sinonimo di risultati. Alla lunga il bel gioco può pagare ma anche una squadra come la Juve, che ha una mentalità vincente, può fare la differenza. Credo che il Napoli sia fra le favorite ma la Juve è sempre la squadra da battere”.

Allegri ha detto che vince chi ha la miglior difesa, sei d'accordo?
“Domani vince chi farà meglio la fase difensiva, quindi anche in generale. La miglior difesa non nasce solo dai 4 difensori. Per esempio dare più pressione a Jorginho può servire ad aiutare i compagni di squadra. Condivido le parole di Allegri. Domani vincerà chi farà meglio la fase difensiva, che può essere fatta anche nella metà campo degli avversari”.

Nainggolan verrà spostato in avanti come fatto con il Milan?
“Può giocare in qualsiasi ruolo. Per me ha interpretato la mezzala benissimo. Le valutazioni si fanno partita per partita. Per domani non posso risponderti”.

Per fronteggiare il Napoli meglio una difesa veloce o che imposta?
“Cioè intendi se farò giocare Fazio o Jesus? Prima di tutto le valutazioni si fanno in base all'avversario, specialmente contro il Napoli che ha tutti attaccanti piccolini con grande tecnica. Che sanno giocare fra le linee e attaccare la profondità, con Callejon che è un maestro in questo. Però devo valutare Fazio che vedrò per la prima volta oggi. Ricordatevi che non c'è solo il Napoli, ma anche tante altre partite”.

Le fa paura la parola scudetto?
“Si può toccare ferro? (ride, ndr) Per me il fatto di ambire deve essere un piacere, non un dispiacere. La cosa più importante è credere in se stessi, continuare a lavorare con grande umiltà. Però è una domanda che preferirei sentire domani in caso di vittoria”.

Se la Roma avesse tenuto tutti i giocatori come il Napoli avrebbe avuto gli stessi benefici?
“Tanti sono rimasti, è cambiato l'allenatore che ovviamente cambia un po' la filosofia. Il fatto di affrontare subito delle partite molto impegnative rispetto al mio percorso passato. Questo non ci ha agevolato. Questa squadra ha fatto fatica nelle amichevoli ma in campionato ha perso una partita che non meritava di perdere, in Champions League non ha mai perso. Credo che la squadra mi abbia dato ottime risposte. La cosa più importante è che sta crescendo il gioco e la condizione fisica, e non è poco”.

La condizione di Karsdorp?
“Sarà convocato, ma vale il discordo di Schick. Non è detto che non possa essere utilizzato ma ricordiamoci che ha fatto solo 3 sedute tecniche complete”.

Domani ci saranno forse 40.000 spettatori, si spiega come mai così pochi?
“Questo è un discorso che vale per tutta Italia. Miglioriamo quello che può essere migliorato, a partire dagli stadi, dall'accessibilità, leviamo quello che non aiuta a portare le famiglie allo stadio. Guardiamo i paesi europei. Purtroppo non siamo abituati a vedere chi fa meglio, invece dovremmo rubare qualcosina. Più che rubare, fare. Parliamo tanto e facciamo poco. Per domani mi dispiace, ero abituato ad un Olimpico pieno di gente ma è un problema non della gara di domani ma è un discorso generale”.