Totti: "Grande fiducia in Di Francesco. Serve unione fra giocatori, allenatore e società"

28.02.2018 09:05 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: RMC Sport - Sky Sport 24
Totti: "Grande fiducia in Di Francesco. Serve unione fra giocatori, allenatore e società"
Vocegiallorossa.it

Presente a Montecarlo per l'evento Laureus Sport Awards, il dirigente giallorosso Francesco Totti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Ringrazio Laureus per far parte di questo comitato. La beneficenza la facciamo sempre, ma non mi piace essere in prima fila. Cerco sempre di aiutare il prossimo". 

Il Mondiale?
"È la competizione più grande che un calciatore possa giocare. È bello viverlo e sentirlo, purtroppo noi non ci saremo ma sarà un Mondiale da brividi, davvero eccitante. Io credo possa vincere il Brasile". 

Il momento della Roma?
"Sinceramente speravo non ci fossero queste difficoltà. Nell'arco di una stagione però gli alti e bassi ci possono sempre essere, soprattutto a Roma questi problemi vengono fuori all'improvviso. Sicuramente ci risolleveremo e faremo un grande finale di stagione".

La ricetta per rialzarsi? 
"
C'è un unico modo, ovvero quello della coesione. Serve andare avanti uniti con un unico obiettivo, ovvero andare avanti sia in campionato che in Champions. Lasciamo fuori le voci e lavoriamo". 

I pochi gol segnati? 
"I gol arriveranno, abbiamo giocatori che hanno il gol nelle corde e presto risolveremo questo problema che è venuto fuori. È difficile affrontare queste difficoltà a Roma, una piazza particolare e ambiziosa che vuole sempre il massimo dai giocatori. Ora sta a loro tirare fuori quello che hanno, facendo le cose semplici si riesce ad uscire dalle situazioni complicate. Non sono preoccupato, siamo tutti col mister che ora risolleverà la squadra da questa situazione. Non è una fase così critica, ma cercheremo di cambiare rotta".

Di Francesco? 
"Quando si perde c'è sempre un momento delicato, ma la società gli è vicina e lo sosterremo fino alla fine. È un punto fermo della nostra società".

Situazione derivante dal cambio di rotta rispetto alla passata gestione?
"Dell'allenatore prima di questo non parlo più, è un capitolo chiuso in cui non voglio più entrare. Ora pensiamo a Eusebio che cercherà di rendere grande questa squadra".

Monchi da Pallotta per Di Francesco? 
"Monchi è andato su per altre cose, non credo parleranno di Di Francesco".

Perché il Basile favorito al Mondiale? 
"Perché non c'è l'Italia. Il 7-1 con la Germania? Oramai è passato e il passato si dimentica. Per me è una delle pretendenti con Germania, Francia e Argentina, sempre le solite".

Corsa quarto posto con la Lazio? 
"Roma, Lazio e Inter sono le squadre che si giocheranno la Champions, sarà un combattimento a tre fino alla fine e noi speriamo di non fare più passi falsi. Il Milan? Può rientrare, ma se hai tre squadre davanti è dura che tutte facciano un passo falso, per questo credo che sia complicato".

Consigli alla squadra? 
"Se ne possono dare tanti, ma alla fine dipende dai giocatori. Come già detto servirà unione e convincimento delle proprie qualità. La squadra deve capire mentalmente di essere forte".

Dzeko? 
"Si può pensare ciò che si vuole, ma ha sempre segnato. Per le occasioni che crea potrebbe farne tanti di più, ma questo è il calcio e lui saprà prendersi la scena". 

Schick?
"È un giovane promettente che sarà sicuramente il futuro della Roma".

Il ritorno con lo Shakthar? 
"Tutti siamo rimasti sorpresi dal secondo tempo. Alla fine però il risultato ci lascia in partita, abbiamo le carte in regola per ribaltarlo anche se dovremo comunque vincere la partita e non sarà semplice".

Il derby di Milano? 
"Spero che vinca l'Inter, perché è più forte rispetto al Milan". 

I senatori alla Roma e il mancato apporto? 
"Il problema è che siamo abituati a vedere dei giocatori ad un certo livello, ma durante l'anno ci può stare un momento di leggera flessione fisica o mentale. Si tratta di giocatori di altissimo livello e ne usciranno a testa alta come hanno sempre fatto. Il mister tiene particolarmente a questi giocatori abituati a fare la differenza".

L'Italia? 
"Spero che ritorni ad altissimi livelli come una volta". 

Buffon?
"È una decisione che spetta a lui, ci avrà pensato e starà bene fisicamente. Ben venga, è giusto che giocatori di questo calibro vadano avanti. Se sta bene bastano due parate per farlo tornare Buffon, appena farà un errore si dirà che è troppo vecchio. Paura di smettere? Io l'ho avuta. Lasciavo la mia vita, ora cercherò di ambientarmi il prima possibile per capire cosa farò da grande, anche se l'ho già capito". 

Cosa mi manca? 
"Mettermi gli scarpini, condividere lo spogliatoio, le cene con la squadra. Sono piccolezze ma che a un giocatore cambiano la vita". 

Corsa Scudetto? 
"Tra Napoli e Juventus sarebbe più carino se vincessero gli azzurri, altrimenti diventa tutto troppo monotono". 

PSG-Real Madrid?
"È la partita delle partite. Sono due squadre di livello mondiale con giocatori top, sarà bellissima da vedere e bellissima da giocare. Mi auguro che vinca il migliore. In questo momento mi sembra il Real Madrid, ha sempre fatto bene in Champions ma affronterà una squadra che potrà dire la sua". 

L'OM di Rudi Garcia?
"Un grande allenatore e una grande persona, mi sono trovato benissimo nei due anni a Roma con lui. È preparato e disponibile, sono stato felice di averlo incontrato nel mio cammino".

Francesco Totti ha parlato poi ai microfoni di Sky Sport 24. Queste le sue parole:
“Fortunatamente faccio parte anche io di questa squadra dei Laureus Sport Awards. Sono fiero di partecipare a questo evento sperando di contribuire a questa causa il più possibile. Ci sono tanti ex compagni che non vedevo da tempo. Sono occasioni per ricordare il passato. Sono persone umane proiettate al futuro. Ancora non ho visto tutti i presenti, però c'è il mio amico Federer. È una squadra insolita ma molto significativa. Più talento io o Federer? Penso lui a tennis, è fuori dal normale quello che sta facendo e che farà. È sopra le righe, gli esce tutto con facilità. Vederlo giocare è uno spettacolo". 

Pronto a fare come Gattuso con il Milan?
"No no, ho altro a cui pensare, anche perché Gattuso mi ha sconsigliato di fare l'allenatore".

Lo spessore del gruppo della Roma?
"
Quando le cose non vanno bene si trovano tante cause, oggi serve trovare unione fra giocatori, allenatore, società... Essere uniti e lasciare le chiacchiere fuori Trigoria. Il campo è la risposta giusta. Tornerò domani a Roma”.