Pellegrini: "Vincere con la Roma da capitano è stato realizzare un sogno. Abraham può diventare tra i più forti al mondo, Smalling mi deve una cena"

09.12.2022 08:15 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Pellegrini: "Vincere con la Roma da capitano è stato realizzare un sogno. Abraham può diventare tra i più forti al mondo, Smalling mi deve una cena"
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, è stato intervistato da Four Four Two. Di seguito uno stralcio dell'intervista, tradotta da Vocegiallorossa.it.

Se il capitano di Mourinho alla Roma. Com'è stato quando è stato annunciato dal club?
“È stato eccitante, innanzitutto perché nessuno se lo aspettava. Non ne sapeva niente nessuno. Anche sul campo di allenamento, lo abbiamo scoperto praticamente nello stesso momento in cui la Roma lo ha annunciato. È un allenatore che ha scritto la storia del calcio, ha trasformato questo sport e fa ancora di tutto per continuare a vincere, è un qualcosa che ci infonde ogni giorno. Con Mourinho qui da un anno e mezzo ho avuto nuove sensazioni. Riesce a infonderti dentro delle emozioni da trasmettere in campo. Sono onorato e orgoglioso di lavorare con lui".

Quanto è stato emozionante vincere da capitano con il tuo club del cuore la finale di Conference League, il primo trofeo europeo dopo 61 anni?
"Tutto il percorso è stato speciale. Fin dall'inizio, abbiamo creduto di poter vincere. Ci siamo dedicati a questo. Vincere è stata la realizzazione di un sogno per me.Ho sempre sognato di alzare un trofeo con questa maglia e la scorsa stagione è stata la mia prima vera stagione da capitano. Essere riuscito a combinare queste due cose, la prima vittoria della mia carriera con la fascia da capitano con questa maglia, è stato veramente emozionante".

Le celebrazioni a Roma sono state speciali con il bus per la città
"Qualcuno potrebbe dire che tutta quella passione è venuta fuori dal fatto che la Roma non vinceva un trofeo da parecchi anni. Per me non è questo il caso, è la passione dei nostri tifosi che esiste solo qui a Roma, non altrove. Riuscire a celebrare una coppa, un gol, una vittoria con la stessa passione è unico. Questo è un club speciale".

Abraham è diventato un giocatore chiave fin dal suo arrivo lo scorso anno. Come si è ambientato?
“Tammy è un grande, molto amichevole, è stato molto coraggioso. Alla sua età, non avendo sempre giocato nel Chelsea, ma comunque facendo bene e vincendo una Champions League, ha accettato una nuova sfida come la Roma. Può fare molto di più. Ho sempre detto che, con la giusta applicazione, il lavoro, l’impegno e la costanza può diventare uno dei migliori attaccanti al mondo. Questa maturazione potrebbe necessitare di un po' di tempo. Tammy ha un potenziale incredibile, la scorsa stagione ha avuto dei numeri impressionanti. Oltre a essere un grande giocatore, è un piacere vivere lo spogliatoio con lui, è fondamentale per il nostro gruppo”.

Sembra che tu abbia un gran rapporto con Smalling. Lui continua a segnare dai tuoi calci di punizione...
"Gli ho chiesto di recente dove mi avrebbe portato fuori a cena, quest'anno gli ho già fatto tre assist. Abbiamo detto: ogni tre assist, una cena fuori. Una cena top, però! Lui è eccezionale, così positivo, un grande dentro e fuori dal campo".