Mourinho: "Spirito fantastico, siamo stati bravissimi. Per battere l'Atalanta serve carattere, questa vittoria è un passo avanti a livello di mentalità"

19.12.2021 09:30 di Danilo Budite Twitter:    vedi letture
Mourinho: "Spirito fantastico, siamo stati bravissimi. Per battere l'Atalanta serve carattere, questa vittoria è un passo avanti a livello di mentalità"
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José Mourinho sta parlando nel postpartita di Atalanta-Roma.

Mourinho a DAZN

Miglior Roma della stagione?
“Penso di sì, mostrato uno spirito fantastico. Sapevamo che non potevamo avere il controllo totale del match contro l’Atalanta, la squadra è stata veramente forte sotto tutti i punti di vista. L’arbitro è stato bravissimo, in questo tipo di partite dove c’è aggressività, ci sono duelli individuali, non ha avuto pressione, ha avuto un grande livello di esperienza. Siamo stati bravissimi, poi abbiamo interpretato bene il modo di uscire. L’Atalanta è una squadra che prende tanti rischi se sta sotto, noi siamo stati bravi a interpretarli. Karsdorp è completamente distrutto, sa che non ha nessuno per sostituirlo, ma è rimasto in campo. Ora posso dirvi che, dopo che sono passati 19 mesi che non si batteva una big, ora sono 20 minuti che non si batte una big”.

Si guardano le squadre avanti in classifica?
“Un conto è migliorare la squadra, un conto è fare i cambi di emergenza. Dobbiamo recuperare gli infortunati, però questa partita porta mentalità e i giocatori devono capire questo. Non parlo della gara dell’Inter perché loro sono proprio di un altro livello, per fare punti contro l’Atalanta serve anche carattere e lo abbiamo dimostrato, ho scherzato con loro prima della partita. Io non ho sentito il terremoto di Bergamo, probabilmente siamo stati noi… Erano 19 mesi che non si batteva una grande, l’ho sentito da diverso tempo e ora sono 22 minuti che non si batte una grande”.

Abraham?
“Può arrivare a 20 gol a stagione, lo faceva in Inghilterra. La mia unica preoccupazione con Tammy era interpretare le gare. Noi non siamo capaci di dominare tutte le partite, lui veniva da una cultura dove la sua squadra era sempre superiore. Da noi, un attaccante per giocare non deve solo segnare, deve fare anche altro. Avevamo un blocco difensivo basso, non dovevamo rischiare in prima fase perché pressano come pazzi, serviva un referente come Abraham che ha vinto duelli con Palomino, con Djimsiti e Toloi. Non mi preoccupa se farà più o meno gol, sicuro segnerà”.

Veretout si sganciava spesso.
“È stato fantastico, Mkhitaryan invece aveva un compito difensivo più complicato, mentre Veretout doveva arrivare a Zaniolo che qualche volta usciva, pressava il terzo di sinistra. La freschezza di uno era diversa da quell’altra, Veretout ha fatto bene quel tipo di movimento. La squadra mi è piaciuta moltissimo, questa non è una squadra che si sentiva molto confortata nei momenti di difficoltà, ma anche la più forte ha sempre dei momenti in cui soffriva, ricordo la Juventus di Barzagli (presente a bordocampo, ndr). Per me è stato importante saper soffrire, nel passato avremmo sofferto nella ripresa invece abbiamo difeso bene, abbiamo fatto contropiede e abbiamo giocato veramente bene. Abbiamo bisogno di questa vittoria, è un passo avanti al livello della mentalità della squadra”.

Zaniolo?
“Vado sempre nelle cose che sembrano piccole, vi dico che è stato ammonito presto e poteva essere espulso, se avesse giocato in maniera troppo emotiva. Si è stabilizzato, mi è piaciuto il gol ma mi è piaciuta la sua stabilità emozionale, ha controllato le sue emozioni”.

Mourinho in conferenza stampa

Si vede sei anni su una panchina.
"Nella Roma sì. È un tipo di progetto che mi piace, ma serve qualcosa di più, ora siamo limitati, se questo poco di più arriva, fra due-tre anni possiamo far bene. Guarda l'Atalanta, hanno Piccoli che è un giocatore forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l'Atalanta".

È un assist all'Inter?
"L'Inter non ha bisogno di avere degli assist, ha una gran rosa".

L'ha preparata così?
"Abbiamo preparato la partita per vincerla. Ho rischiato tanto, oggi potevamo essere qui a ridere di me. L'Atalanta sarà sempre l'Atalanta, per tutto il loro modo di essere, sarà una squadra sempre così, che dominerà sempre".

Mourinho ai canali ufficiali della Roma

Il match?
"Io dicevo ieri in conferenza stampa che c'è una cosa che non smette di crescere ed è l'empatia. Siamo un gruppo in cui l'empatia cresce e lo fa anche nelle difficoltà, anche con i risultati negativi. Questo per me è molto importante in un progetto del genere. Chi ha giocato ha interpretato la partita in modo fantastico, i primi ad averlo fatto sono stati tutti e 4 i miei analisti, hanno fatto un lavoro fantastico in settimana per aiutarmi a preparare gli allenamenti tattici e per consigliare i giocatori. Poi abbiamo lavorato, i giocatori sono rimasti stabili nei loro atteggiamenti, nemmeno un gol nel recupero ci ha pesato. Nel secondo tempo siamo entrati con forza ed equilibrio, pronti a ripartire in contropiede. Per me è una prova fantastica, i tre punti sono importanti ma per me conta di più la crescita della squadra e della mentalità".

Prova di personalità?
"Si, bisogna sapere soffrire come ha fatto Karsdorp, restare lucidi come ha fatto Zaniolo che ha giocato un'ora da ammonito. La squadra ha giocato veramente bene".