TRIGORIA - Mourinho: "I tifosi dovranno giocare in attacco. Al di là dell'attaccante, Pinto ha fatto un buon lavoro. Del signor Matic non parlo, sono molto contento con Paredes". VIDEO!

20.08.2023 08:25 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Mourinho: "I tifosi dovranno giocare in attacco. Al di là dell'attaccante, Pinto ha fatto un buon lavoro. Del signor Matic non parlo, sono molto contento con Paredes". VIDEO!

Alla vigilia della gara tra Roma e Salernitana, José Mourinho è tornato a parlare nella consueta conferenza stampa dal Centro Sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria

Come di consueto, Vocegiallorossa.it ha seguito l'evento in diretta fornendo ai propri lettori le parole dello Special One in tempo reale. 

Come arriva la squadra all'esordio?
"Abbiamo lavorato bene, molto bene. Arriviamo praticamente con 40 giorni di lavoro dove tutti i giocatori hanno fatto il 100% del lavoro o quasi. Abbiamo avuto pochissimi problemi, nemmeno quelli che di solito ci sono in pre season. Nessuno domani rimarrà fuori per infortunio. Abbiamo due giocatori importanti fuori per squalifica però arriviamo bene. Ringrazio tutto lo staff e tutti i giocatori perché abbiamo lavorato molto bene in questo periodo. Siamo migliorati in diversi aspetti del nostro gioco. Paredes e Renato Sanches ci aiuteranno perché hanno qualità ma non sono preparati per giocare con noi conoscendo i nostri principi e dinamiche. L'attaccante? Lo sappiamo. Venire qua a piangere non vale la pena. Sappiamo tutti che dal momento che abbiamo perso Abraham, non abbiamo fatto niente per compensare questa situazione. È una cosa che tutti noi sappiamo. La società fa il possibile per risolvere la questione ma io alleno i giocatori che sono a disposizione. Chiedo una volta in più ai nostri tifosi di giocare domani da attaccanti, abbiamo bisogno di loro. Abbiamo anche due giocatori fondamentali per noi che sono fuori. Possiamo fare quello che abbiamo fatto questa settimana. I tifosi possono perfettamente aiutare. Lo stadio è pieno e ci sarà un caldo incredibile. C'è chi è arrabbiato per la questione della bandiere, ma io dico "andiamo" perché abbiamo bisogno di tutti dall'inizio. Mi fido dei ragazzi nonostante le difficoltà".

La Salernitana?
"Ha il potenziale per arrivare in Europa, hanno un ottimo allenatore. Mi aspetto una gara difficile, come tutte in Serie A, mai dirò che mi aspetto una partita semplice. Dire che mancheranno Pellegrini e Dybala è ridondante. Nel calcio siamo anni indietro: iniziare una competizione con delle squalifiche per accumulazione di cartellini gialli dalla stagione passata è fuori moda. In caso di cartellino rosso lo accetto, ma lasciare i giocatori fuori così alla prima partita è demodé". 

Renato Sanches e Paredes? Come cambia la Roma senza Matic? La sua sulla questione?
"Del Sig. Matic non parlo, se vuole parlerà lui. Sentire il Direttore del Rennes mi è bastato: ha detto che parlava con Nemanja da più di un mese. Non c'è nulla da dire. Sono contento per Paredes, per non dire molto contento, mi piace da tempo. La scorsa stagione non è stata positiva, tolto il Mondiale. Non ha lavorato nella pre stagione, però è arrivato bene dal punto di vista mentale. Partirà dalla panchina, ma ci potrà dare una mano domani".

L'incontro con i Friedkin?
"Aspettiamo la fine del mercato per valutarlo. Difficile fare valutazioni adesso, però tante cose sono state fatte molto bene. I 30 milioni di giugno in quella situazione sono frutto di un ottimo lavoro del Direttore e della società. Molti di questi giocatori li ho portati dal valore prossimo allo zero a cederli per aiutare il club. Difficile fare meglio con queste difficoltà. Nell'analisi serve equilibrio, per esempio: Sanches, Paredes e Auoar mi piacciono, però Sanches e Aouar non hanno giocato tanto la scorsa stagione, Paredes non ha lavorato molto in estate. Devono essere preparati e tutelati, senza fare paragoni con altri club che hanno fatto investimenti enormi. Sono contento per Llorente e Ndicka: Diego lo abbiamo visto lo scorso anno che era al nostro livello e che potev darci una mano, Ndicka ha bisogno di tempo perché ancora non sa giocare con noi. La società ha fatto bene ancora una volta. Mi è dispiaciuto per certe analisi su Ibanez: è facile dire che ha sbagliato in certe partite importanti, ma è più onesto dire che è stato un nostro grande giocatore. Ibanez è stato il più veloce dei nostri difensori, il più pericoloso su palla inattiva, il più affidabile nella nostra pressione alta grazie alla sua agilità. Sembra che chi va via non era importante per noi. Al di là dell'attaccante, la società e Tiago hanno fatto un buon lavoro, anche se non è semplice dire che sono super contento, ma sono tranquillo senza rabbia e senza litigare con nessuno. Sono positivo, perché i calciatori ne hanno bisogno. La società vuole le stesse cose che voglio io, stiamo dalla stessa parte". 

C'è stato realmente l'incontro con Friedkin?
"Non credo che il Sig. Friedkin sarebbe contento se io parlassi degli affari nostri. Io sono un suo dipendente, non vado a commentare il nostro rapporto". 

Perché non si è ancora investito sul mercato?
"Ci sono numeri che ancora non ho capito bene, nell'accordo per il FFP ci sono dei punti ancora poco chiari paragonandoli a quanto fanno gli altri club nella stessa situazione, sembra che giocano in un altro universo rispetto a noi. Non è compito mio, però, io lavoro con i giocatori. Mi devo fidare della parole del Direttore e della società che mi hanno assicurato che finiremo il mercato con l'attaccante. Ho scherzato su Mbappé per dire che siamo in ritardo: lo sappiamo tutti. Se stiamo ancora senza attaccante è perché la società non ha potuto avere lo stesso successo con gli altri giocatori acquistati in altre posizioni. Devo aspettare, ma ho anche una partita da giocare domani. Devo fidarmi della gente che andrà in campo e in panchina domani, così come facciamo dalla preseason: alcune volte sono stato in tribuna, nello sposgliatoio, oppure sono stato in panchina senza parlare. I giocatori hanno lavorato molto bene, vedremo se settimana prossima succederà qualcosa, altrimenti andremo a Verona con lo stesso spirito di sempre. Siamo un gruppo unito e consapevole". 

Aouar può giocare nel centrocampo a tre con Pellegrini?
"Sì, dipende dall'avversario e da come stanno. Gli altri giocatori hanno già lavorato con noi e ciò gli permette di giocare in più posizioni. A centrocampo abbiamo calciatori multifunzionali: Cristante può fare la mezzala e il mediano, Aouar e Pellegrini sia la mezzala che il trequartista, Paredes è sia un mediano che un doppio pivot, Bove anche. Solo Sanches è più una mezzala pura. Questi giocatori ci danno più possibilità". 

C'è un problema politico nei confronti di Mourinho da parte degli arbitri? Ci ha ragionato?
"Una cosa è la Roma, un'altra cosa sono io. Mi interessa solo il campo: che ci sia onesta e trattatementi uguali per tutti. Non ti piace Mourinho? Non mi interessa, se fai l'arbitro tutti devono essere uguali. Domani guardate le due panchine, poi facciamo i complimenti agli arbitri per aver trattato le due squadre nella stessa maniera. Non sono preoccupato che sia un fatto politico. Nel campo siamo tutti uguali: questo voglio". 

La risposta del gruppo al fatto di Matic? 
"L'uscita del Sig. Matic non ce l'aspettavamo, però la Roma ha avuto una risposta immediata e fantastica. Matic ha giocato per noi in 50 partite, grande giocatore, ma lo abbiamo perso e abbiamo preso Sanches e Paredes, che non sono scarsi. Se li recuperiamo sono giocatori di grande qualità, senza perdere nulla. Il gruppo è sempre stato fantastico, chi va via piange. Io stesso ho ancora contatti quasi giornalieri con Oliveira, Veretout, Felix, Diawara. Se n'è andato uno, arrivano altri: la famiglia resta. Benvenuti ai nuovi e cammineremo tutti insieme".