L'identikit - Le caratteristiche di Ferguson e la possibilità di giocare anche insieme a Dovbyk

Dopo l’annuncio di Neil El Aynaoui, la Roma ha ufficializzato il secondo colpo di questo calciomercato estivo. Si tratta di Evan Ferguson, che arriva dal Brighton in prestito con diritto di riscatto.
CARRIERA – Evan Ferguson, classe 2004, fino a pochissimi anni fa, era considerato uno degli attaccanti più promettenti nel panorama mondiale, fermato solo da una serie di infortuni che l’hanno colpito negli ultimi due anni.
Inizia a giocare nel Bohemians, club di Dublino, per poi passare nel 2021 al Brighton, con cui esordisce ad agosto contro il Cardiff City in Carabao Cup. L’anno successivo, esplode con l’arrivo di De Zerbi e segna 10 reti con la maglia del club inglese ad appena 18 anni. Il Brighton capisce di avere un talento in casa e chiede almeno 100 milioni per lui. Inizia il campionato successivo con una tripletta contro il Newcastle, ma poi il destino si accanisce contro il giovane attaccante irlandese. Una serie di infortuni al ginocchio, alla schiena e alla caviglia ne bloccano l’evoluzione. Basti pensare che, lo scorso anno, a metà stagione è stato ceduto in prestito al West Ham, senza riuscire a segnare nemmeno una rete. Ora un altro prestito, alla Roma, con la speranza per lui che possa essere l’ambiente giusto per ritrovarsi. Di certo, sarà estremamente motivato.
LE CARATTERISTICHE DI FERGUSON – L’irlandese è la classica punta moderna: fiuto del gol, grande aiuto in fase difensiva e la capacità di giocare con la squadra. Protegge bene la palla, è bravo a fare da sponda e attacca bene la profondità. Resiste bene ai contrasti, ha una buona rapidità e una facilità di corsa con il pallone, che gli consentono di inserirsi pericolosamente anche palla al piede.
L’ultimo gol segnato in gare ufficiali risale allo scorso marzo, con la maglia della Nazionale irlandese contro la Bulgaria, ed è il paradigma delle qualità di Ferguson. Riceve palla a centrocampo, leggermente defilato sulla destra, si gira e parte palla al piede. Arrivato a pochi metri dall’area di rigore, scambia con un compagno con un passaggio basso che chiama l’uno-due. Ferguson, infatti, continua la corsa, passa alle spalle dei difensori avversari, attacca l’area, riceve nuovamente il pallone e batte con freddezza il portiere avversario. Un attaccante moderno, insomma, che deve ritrovare fiducia in se stesso, nel proprio fisico e nelle proprie qualità.
PERCHÉ FERGUSON PUÒ SERVIRE ALLA ROMA – Con la partenza di Shomurodov e Abraham, era rimasto solo Dovbyk in avanti e serviva, quindi, un’altra punta. Ferguson avrà parecchie occasioni per mettersi in mostra, sia a partite in corso, sia dall’inizio, e dovrà cercare di mettere in difficoltà Gasperini sia per giocare al posto di Dovbyk, sia per giocare, in determinate circostanze, anche insieme all’ucraino, avendo parecchio dinamismo e facilità nella corsa, e potendo girare attorno all'ex Girona per dialogare con lui.
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