Cambio Campo - Dinoi: "Non c'è stato un interessamento dei bianconeri per Dzeko a gennaio. Smalling? Non peserà tanto la sua assenza, visto il rendimento di quest'anno"

06.02.2021 15:47 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Cambio Campo - Dinoi: "Non c'è stato un interessamento dei bianconeri per Dzeko a gennaio. Smalling? Non peserà tanto la sua assenza, visto il rendimento di quest'anno"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L'ospite di oggi è Simone Dinoi, giornalista di Radio Bianconera e TMW, con il quale abbiamo parlato di Juventus-Roma.

Che match si aspetta? Come si affronteranno tatticamente le due squadre?
"Sarà una partita interessante. La Roma ha un bel progetto di squadra, che ha vissuto dei momenti complicati ma la squadra si sta compattando intorno all'allenatore e questo è importante. È una partita tra due squadre a cui piace giocare a pallone. Per la Juve la sfida si gioca tra le due partite di Coppa Italia quindi dovrà anche pensare alle giuste rotazioni. La Juventus è in fiducia, viene da cinque vittorie consecutive, e la Roma è una grande squadra che merita rispetto. Mi aspetto una partita di alto livello tecnico, nonostante le assenze che ci sono soprattutto in casa Roma. Le squadre cercheranno di farsi del male mettendo in campo i loro importanti pregi".

Che scelte di formazione farà Pirlo?
"È difficile dirlo. Rientreranno buona parte di quelli che hanno riposato con l'Inter: in porta Szczensy, dietro Danilo e Bonucci con uno tra de Ligt e Chiellini. Sono da capire le condizioni di Cuadrado e McKennie, uno dei due può riposare, sono tra i due che hanno giocato di più. A centrocampo con l'assenza di Bentancur ci saranno Rabiot e Arthur, mentre davanti torna Morata, anche perché Kulusevski ha fatto una partita dispendiosa. Tornerà dall'inizio anche Chiesa".

Ultimamente la Juventus sta ottenendo risultati importanti, a che punto è secondo lei il lavoro di Pirlo sulla squadra?
"Si può sempre migliorare, ma rispetto ai primi mesi la Juve è nettamente migliorata. Di solito la Juve fa uno scatto mentale tra la prima e la seconda parte di stagione, quest'anno forse non si attendeva, non so se sia già arrivato, lo dirà il campo dopo questo tour de force con Roma, Inter, Napoli e Porto. Se dovessero arrivare buoni risultati sarebbe la prova che quello scatto mentale è avvenuto. Credo che mentalmente questo passo in avanti sia stato fatto e, con la qualità e la profondità della rosa della Juventus, questa attenzione mentale può essere micidiale per le altre squadre. Non dimentichiamo che ancora non si è praticamente mai visto Paulo Dybala".

C’è stata l’idea Dzeko nella Juve nell’ultima finestra di mercato?
"No, magari un contatto veloce telefonico può esserci stato, ma è finito lì perché le richieste economiche di Dzeko non rientravano nei parametri della Juventus. I bianconeri hanno sondato un profilo del tutto diverso come quello di Scamacca, con costi contenuti, Dzeko non rientrava affatto in questi parametri".

Quanto dirà il match sulle ambizioni scudetto della Juve e Champions della Roma?
"Per la Juventus conta tantissimo, i bianconeri hanno sprecato tanti jolly nel girone d'andata, su tutti Benevento, Crotone e Fiorentina, su 9 punti la Juve ne ha fatti due. Non si può più sbagliare e quindi è fondamentale non perdere punti per rimanere attaccati a quelle davanti. Per la Roma secondo me, più che per la corsa Champions, questa sfida è importante per l'autostima. Sappiamo le difficoltà negli scontri diretti: portarne a casa uno sarebbe un bel segnale di crescita, mentre perdere sarebbe l'ennesima prova di una oggettiva difficoltà con le big".

Dzeko dalla panchina è una buona notizia per la Juve o cambia poco?
"Credo che cambi poco, i difensori della Juventus possono reggere fisicamente e tecnicamente sia con Dzeko che con Mayoral. Dzeko può aiutare di più a tenere qualche pallone quando la squadra è in difficoltà, ma Mayoral sta in stato di grazia e resta un pericolo in ogni caso".

Vede una Roma più fragile dietro senza Smalling?
"L'anno scorso avrei detto di sì, quest'anno Smalling lo vedo più sulla falsariga del Manchester United. Gli altri difensori della Roma possono reggere l'urto dell'attacco della Juventus, non pesa tanto l'assenza di Smalling visto il suo rendimento di quest'anno".