Cambio Campo - Di Pasquale: “La Lazio dovrà rialzare la testa: uscire da una competizione, seppur poco blasonata, implica una reazione”

19.03.2023 16:20 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Di Pasquale: “La Lazio dovrà rialzare la testa: uscire da una competizione, seppur poco blasonata, implica una reazione”
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Arianna Di Pasquale, giornalista di LazioPress, con la quale abbiamo parlato di Lazio-Roma.

Con la Roma qualificata ai quarti di Europa League, il derby è più decisivo per la Lazio? Quanto pesa come gara in una stagione senza altri obiettivi?
«La classifica dice che è una sfida più importante per la Roma visto che i giallorossi, al momento, non sono tra le prime quattro ed entrambe le romane vogliono essere protagoniste nella corsa Champions. Ovvio è che la Lazio dovrà rialzare la testa: uscire da una competizione, seppur poco blasonata, implica necessariamente una reazione, soprattutto considerando che la Conference era ampiamente alla portata dei biancocelesti. Credo che il derby pesi a prescindere dagli altri impegni stagionali, soprattutto quest’anno che le due squadre lottano per lo stesso traguardo in campionato».

Un eventuale quarto posto a fine campionato salverebbe la stagione di Sarri e della Lazio?
«Se guardiamo Napoli, Inter, Milan e Juventus sicuramente sono squadre più attrezzate della Lazio per ottenere un posto nella prossima Champions. La Roma stessa ha fatto investimenti economici importanti, pertanto questi club dovrebbero avere qualcosa in più della Lazio e di conseguenza anche possibilità maggiori per arrivare nei primi posti.  Ad ogni modo, con un impegno a settimana, la rosa corta non può più essere un alibi, quindi raggiungere i primi quattro posti può essere un traguardo alla portata dei biancocelesti, sempre tenendo in considerazione quelle che saranno le sorti della Juve».

L’assenza di Immobile pesa sicuramente tanto, ma all’andata proprio Felipe Anderson in posizione di falso nueve ha fatto molto bene . Può essere un vantaggio anche questa volta?
«La Lazio con il cosiddetto "tridente leggero" ha fatto bene in più di un’occasione, ma quella può essere una condizione momentanea per il gioco dei biancocelesti. Quando le gare senza Immobile diventano tante, come quest’anno, la faccenda si complica e come vediamo dagli ultimi risultati la Lazio fa veramente fatica ad andare in gol. Felipe si sta adeguando e lo sta facendo bene, ma non sempre è incisivo sotto porta. D’altronde non è un vice-Immobile».

Anche questa volta Mourinho non si è risparmiato, come è stata presa questa nuova battuta all’indirizzo della Lazio?
«Il portoghese lo conosciamo bene dai tempi dell’Inter: in quell’occasione vinceva tanto e attaccava praticamente tutte le squadre di A, tranne la Lazio. All’epoca ripeteva spesso dei "zeru tituli" della Roma, poi gli anni passano e chiaramente anche le frecciatine cambiano indirizzo. Diciamo che è normale amministrazione, conoscendolo».

Ti aspetti una partita simile a quella dell’andata o la Lazio giocherà in maniera più propositiva?
«Simili all’andata forse saranno gli atteggiamenti delle due squadre: anche stavolta le romane arrivano con due stati d’animo opposti. La Lazio dovrà contare sui big, anche se Milinkovic non è al massimo della forma, Vecino non ci sarà a causa del giallo rimediato sabato scorso e Luis Alberto, Felipe, Pedro e Zaccagni stanno praticamente giocando senza riposo. I biancocelesti dovranno stare attenti ai calci piazzati che la Roma sa sfruttare e dovranno arginare i movimenti di Dybala, che può sempre impensierire le retroguardie avversarie».