Gasperini: "Dovbyk lo valutiamo domani. È giusto che i tifosi credano nello scudetto"

Gasperini: "Dovbyk lo valutiamo domani. È giusto che i tifosi credano nello scudetto"Vocegiallorossa.it
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di Maurizio Rasa

Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della sfida Roma-Udinese. Ecco le sue parole:

Gasperini a Sky Sport

È stata una partita molto convincente. Ci è piaciuta la pazienza con cui avete aspettato il momento per sbloccarla, e poi l’autorevolezza con cui siete andati a cercare il gol nella metà campo avversaria senza accontentarvi del 2-0. Grande atletismo, grande attenzione nelle marcature, qualche sbavatura finale, ma nel complesso una prova davvero convincente. Sei d’accordo?
«Nel finale eravamo molto affaticati e abbiamo rischiato qualche errore di troppo, però per tutto il resto abbiamo fatto un’ottima partita. L’Udinese era difficile da affrontare, è una squadra molto fisica, ma noi l’abbiamo fatto giocando con grande intensità e buona tecnica, con manovre efficaci. Anche il gol è stato molto bello. Sono soddisfatto: è una squadra che cresce, che gioca, che ci crede».

È sembrato particolarmente soddisfatto del gol del raddoppio. Forse perché chiudeva virtualmente la partita, ma anche per come si è sviluppato: si sono viste tante delle sue idee. L’azione nasce da una parte, si sviluppa dall’altra con il cambio di gioco, la posizione proattiva del braccetto che diventa una variabile offensiva, il dai e vai dell’esterno... Tante situazioni molto ben preparate. Quando un allenatore vede le proprie idee concretizzarsi, è particolarmente soddisfatto?
«Sì, anche se poi è comunque un gol, un gol importante, ma fa parte del gioco. Abbiamo coinvolto tanti giocatori nella manovra, cosa che prima succedeva meno, anche quando eravamo in vantaggio. Come ho detto prima, abbiamo visto ottime cose sia in Coppa che in campionato: è un buon momento per noi. Ora arriva la sosta, che credo ci farà bene, sia perché potremo restare in alto per un paio di settimane, sia perché abbiamo bisogno di recuperare qualche giocatore».

Sono d’accordo sulla prestazione, ma anche sul modo in cui la squadra sta crescendo. Da fuori si vede una Roma sempre più consapevole, non solo di ciò che le chiedi tu, ma anche delle proprie possibilità. Mi piace molto anche come riesce ad adattarsi: con un attaccante fisico o con Baldanzi nel secondo tempo, trova sempre la soluzione efficace, anche se cambiano tempi e caratteristiche.
«Sì, effettivamente in questo momento abbiamo perso molti giocatori, soprattutto in attacco: tra Dybala, Ferguson, Bailey e anche Dovbyk. Quando ti mancano diversi elementi nello stesso reparto è normale avere qualche difficoltà. Però credo che rispetto a qualche settimana fa la squadra abbia acquisito nuovi riferimenti e un modo diverso di attaccare. Ora siamo più numerosi nelle azioni offensive e riusciamo a essere pericolosi con più giocatori. È una cosa che mi piace molto, anche perché, al di là delle caratteristiche individuali, tutti riescono a interpretare bene il gioco».

Ci siamo lasciati giovedì e continuo a vedere una crescita costante. Fabio mi ha chiesto come ho visto la Roma: io vedo una squadra che migliora nel palleggio, nel far girare palla velocemente. Nei primi minuti la palla era un po’ alta, poi hai detto di tenerla bassa e da lì avete cominciato a giocare davvero bene. E poi Mancini: lo hai spostato a destra, ha fatto una sovrapposizione esterna, il cross, il rigore, poi un’altra sovrapposizione interna e palla dietro. Questo ragazzo, oltre a saper difendere, ora attacca anche in modo diverso. È stata un’intuizione importante.
«Sì, abbiamo avuto il vantaggio, secondo me, di giocare tante partite, anche in Europa League. In casa, soprattutto, ne abbiamo pagato un po’ il prezzo, ma ci ha dato la possibilità – grazie alla continuità – di migliorare nei dettagli e acquisire consapevolezza, anche su ciò che poteva darci Mancini. In questo modo riusciamo a costruire di più dal basso e con maggiore qualità. È una cosa che ci sta dando risultati e quindi la stiamo portando avanti. Ma il vero merito è della squadra: ci crede, mi segue e trova soddisfazione in quello che fa. E quando giochi con soddisfazione, lo fai con più successo».

Gasperini a DAZN

I tifosi fanno bene a credere nello scudetto? 
«Non bisogna mai togliere il sogno alla gente, e poi è un momento così di felicità. Arriviamo a questa sosta comunque primi in classifica ed è sicuramente un motivo di orgoglio per noi e di grande soddisfazione per la gente. Questo lo percepiamo, lo avvertiamo, siamo felici di questo. Poi dopo, le percentuali le vedremo più avanti».

Miglior difesa del campionato, miglior difesa dei cinque top campionati europei: già questi numeri parlano da soli. E se pensiamo che è una squadra offensiva, nel senso che è la miglior difesa all’attacco, oggi si è vista una Roma affamata, intensa, che ha pressato alto e che ha fatto ancora dei passi in avanti in quello che vuole essere. Secondo il mio punto di vista, c’è una Roma che davanti, nella pressione, non ha mai regalato niente agli avversari.
«Sì, sono stati bravissimi, bravissimi perché non era una partita facile. L’Udinese è una squadra molto fisica, oltre che un’ottima squadra. L’abbiamo affrontata con un piglio e una determinazione importantissimi. Siamo riusciti a mantenere ritmi alti: l’inizio della gara è stato un po’ difficile perché loro cercavano molto il gioco aereo, ma poi, piano piano, abbiamo dominato la partita e abbiamo fatto molto bene. Solo nel finale è subentrata un po’ di fatica. Però è una partita che mi rende particolarmente soddisfatto, perché mi rendo conto della difficoltà».

Notavamo che la sua squadra, di settimana in settimana, di partita in partita, sta assimilando sempre di più i concetti che lei chiede. Ha fatto diversi test: ad esempio, la difesa ora ha un assetto molto definito, con Mancini centrodestra, Hermoso centrosinistra, Ndicka in mezzo e Wesley sulla sinistra. Ha molti giocatori multifunzionali. Mi concentrerei su un giocatore: Lorenzo Pellegrini. Ci racconta su cosa ha lavorato e quali corde ha toccato, considerando che questo ragazzo sembra obiettivamente un altro giocatore rispetto a qualche mese fa.
«Per quanto mi riguarda, il giocatore è molto bravo. Il ragazzo è molto sano, perché è una persona perbene, un ottimo ragazzo, maturo. Tecnicamente è un giocatore forte: bisogna rimetterlo e dargli tanta fiducia, perché se la merita. Non è una cosa gratuita, ma perché può darci davvero una grande mano, come sta facendo. Rimetterlo a posto affettivamente e fisicamente era importante. Lui si sta impegnando al massimo e siamo tutti molto felici per lui, perché se lo merita, e anche per noi, perché ne stiamo traendo sicuramente beneficio».

È Pellegrini il nuovo rigorista?  
«Siccome per me segnare su rigore è una cosa rara (ride, ndr.) Comunque lui è sicuramente un ottimo rigorista, calcia veramente bene. Non solo i rigori, anche le punizioni. Ma posso dire che calcia molto bene anche Dybala. È stato un caso, Dybala mi pare avesse una percentuale anche più alta prima di sbagliare contro il Milan, altissima. Però, insomma, da quel lato lì dovremmo essere messi bene, anche se nelle prime giornate non è stato così. Quello di questa sera era però un rigore importante: ha sbloccato la partita e poi è venuta fuori questa prestazione».

Come sta Dovbyk? 
«Lo valuteremo domani, non sembra una grande cosa neanche per lui. Sono quei piccoli infortuni, ma per fortuna adesso c’è una sosta di mezzo. Però sono infortuni che magari ti portano via due o tre settimane, e in tre settimane, con la stagione com’è adesso, perdi cinque o sei partite e diventa pesante. Soprattutto se li hai tutti nello stesso reparto. Però abbiamo sopperito bene, abbiamo fatto bene con tutti. Ormai la squadra ha comunque dei riferimenti e delle condizioni migliori rispetto a qualche settimana fa. Riusciamo ad attaccare con buon profitto. È chiaro che speriamo, durante la sosta, di recuperarne il più possibile».

Come si va alla sosta da primi in classifica?
«Da primi in classifica si va molto bene, anzi la sosta dovrebbe essere un po’ più lunga. Siamo particolarmente felici nel vedere la gioia dei tifosi, a fine partita e anche durante la gara, quando dominavamo e il risultato sembrava quasi acquisito. Questa gioia, questo entusiasmo sono contagiosi: lo percepiamo e siamo felici di questo, anche se per il momento ci prendiamo tutto quello che c’è».

Gasperini in conferenza stampa (a cura dell'inviato all'Olimpico Marco Campanella)

Cosa sarebbe la sua squadra con un ottimo attaccante? Se lo aspetta a gennaio?
"Adesso va bene così, vediamo chi abbiamo: si impegnano e stanno crescendo. Abbiamo una buona fase offensiva ultimamente, sono tutti ragazzi che hanno fiducia. Il merito è il loro, la partita di oggi è indicativa".

La gioia a fine partita?
"A fine partita eravamo felici, essere primi alla sosta è un bel regalo ai nostri tifosi. Ho visto grande gioia e grandi cori, per noi è molto bello. Non mi aspettavo di essere a questo punto, quando parti è difficile fare previsioni, ma raccogli ciò che hai e poi vedi cosa salta fuori. Ho trovato un gruppo molto disponibile, con grande ambizione, da subito abbiamo lavorato bene. Il fatto di giocare l'Europa League ci ha aiutato, abbiamo provato tante cose e ora siamo avanti rispetto a settimane fa. La cosa importante è che i tifosi siano contenti della squadra, poi il campionato è lungo".

Avete raggiunto un ottimo livello dal punto di vista fisico?
"Indubbiamente stiamo bene, ci sono squadre con velocità superiori però non siamo distanti dai valori delle avversarie. Questi ragazzi avevano valori di livello: giocare ci ha aiutato, molto dipende da come si occupano gli spazi. Corriamo bene, i valori non sono tanto diversi. Abbiamo giocato bene la palla, abbiamo alzato la coralità di gioco e questo fa sembrare che corriamo di più. Poi, attacchiamo l'area con tanti calciatori, la profondità: la squadra mi segue, loro fanno bene ciò che chiedo in campo".

Si inizia a parlare di scudetto?
"No, noi giochiamo ogni gara volendo dare il massimo, stiamo attenti ai recuperi. Non parliamo di obiettivi, la classifica è corto: ci sono delle fasi, giocheremo 9 gare in un mese tra dicembre e gennaio. Voglio fare bene con la squadra e che la gente viva di queste serate".

Come mai Baldanzi ha fatto la punta?
"Non avevamo un giocatore per sostituire Dovbyk e ci siamo adattati: palla a terra, poi per gli avversari sarebbe stato un problema difendere in base alla rapidità e alla tecnica. Un altro modo di attaccare, ma non meno efficace".

Ferguson va in nazionale?
"No, speriamo di recuperare qualcuno in questa sosta".

Gasperini ai canali ufficiali del club

Gasperini, la notizia è che la Roma va alla sosta da prima in classifica.
«Sì, è una bella notizia. Andarci così, alla sosta, ci rende felici per due settimane. È stata una bellissima serata: la Roma è entrata in campo sapendo anche dei risultati e l’ha giocata bene. Non era facile, l’Udinese è una squadra molto fisica. Noi abbiamo mantenuto sempre ritmi molto alti e abbiamo fatto veramente un’ottima partita, in crescita, come ultimamente stiamo facendo. Abbiamo dovuto soffrire un po’ nel finale, perché c’era sicuramente un po’ di fatica e di stanchezza per le tante partite di questo periodo, però credo che abbiamo vinto meritatamente».

Una parola su questo tifo straordinario?
«Orgoglioso. Io sono particolarmente felice di vedere così tanto entusiasmo, così tanta gioia da parte di questa tifoseria che riesce sempre a riempire lo stadio. Per noi è un grande stimolo e siamo veramente felici di poter regalare questo momento».