Evitato il trappolone con esperienza

Roma-Sampdoria sembrava la più classica delle partite “stregate” se analizziamo i primi 45’. Tra il palo di Wijnaldum, i miracoli del terzo portiere Ravaglia e la solita imprecisione sotto porta, sembravano esserci tutti gli ingredienti per descrivere un’altra beffa.
In realtà, la Roma non ha perso la testa nella ripresa ed è rimasta paziente, consapevole che il gol prima o poi sarebbe arrivato per quello che si era visto in campo. Indubbiamente, il rosso a Murillo ha agevolato la questione, ma la sensazione è che in qualche modo si sarebbe arrivati ai tre punti.
Alla fine sono stati gli uomini di Mourinho a sbloccarla, uomini intesi come quella tipologia di giocatori che da sempre piacciono allo Special One. Il riferimento è all’assist di Matic per la testa di Wijnaldum, un’azione che ha permesso di indirizzare il match verso i binari giusti fino al 3-0 nei minuti finali. Un gol nato dall’invenzione di due tra i calciatori più esperti della rosa, che rispecchiano pienamente l’identikit del giocatore-tipo di Mourinho.
Vincere non è mai scontato con questa Roma, capace di battere Juventus e Real Sociedad, ma in grado di perdere con Sassuolo e Cremonese se ci limitiamo all’ultimo mese. Il trappolone con la Sampdoria era dietro l’angolo, ma è stato arginato con esperienza e testa, quella che è mancata in alcune circostanze che hanno portato i giallorossi a disunirsi, a innervosirsi e perdere pesanti punti per strada.
Aprile è iniziato nel migliore dei modi, ma questo è stato solo il primo ostacolo di una corsa Champions che, con una classifica così corta, si deciderà probabilmente all’ultima curva. Cammino in Europa League permettendo...
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