De Rossi: "Vincere un derby è sempre bello. Da allenatore c'è più tensione emotiva, gli ultimi minuti sono stati assurdi. Stasera birra e patatine". VIDEO!

07.04.2024 08:00 di  Andrea Gonini  Twitter:    vedi letture
De Rossi: "Vincere un derby è sempre bello. Da allenatore c'è più tensione emotiva, gli ultimi minuti sono stati assurdi. Stasera birra e patatine". VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Nel post partita di Roma-Lazio ha parlato Daniele De Rossi

De Rossi a DAZN

È più bello vincere un derby da allenatore o da giocatore?
“Sempre, da allenatore è diverso perché la sconfitta cade su di te. Era un periodo lungo senza vittorie, sentivamo la pressione di questa partita. Sono tanto felice, da allenatore c’è più tensione emotiva e gli ultimi minuti sono stati assurdi. Ho chiesto se funzionasse il cronometro, eravamo fermi all’87’ (ride, ndr)”.

I festeggiamenti?
"Io ero andato nello spogliatoio, poi i ragazzi sono tornati in campo per festeggiare con la Curva. In queste partite si fa un po’ di cinema e i ragazzi mi sono venuti a trascinare sotto la curva. Era un loro momento che mi sono goduto anche io. L’abbraccio dei tifosi non è mai male”.

L’atteggiamento?
“A Lecce era mancato perché devo migliorare. Durante la gara mi arrabbiavo con me stesso per non aver trasmesso la stessa carica di oggi anche a Lecce. A fine primo tempo ho ringraziato i ragazzi, abbiamo giocato bene e l’atteggiamento è durato 90’ minuti. Un grande spirito per il derby,  deve essere lo stesso anche a Lecce”. 

Abraham?
“Mi serviva insieme a Lukaku davanti. Non vedeva l’ora di giocare, me lo dice dal primo giorno. Ha iniziato a correre a destra e sinistra, ci vorrà un po’ di tempo però per vedere il vero Tammy”.

Ora ti devi prendere i primi meriti. 
“Odio i finti umili. Non so come spiegarlo, mi è cascata dal cielo questa occasione enorme, mi dicono che ho avuto coraggio, ma io alleno giocatori forti che nascondo qualche mia pecca. Il merito c’è, lavoriamo seriamente. Miglioriamo il migliorabile. Ho puntato su qualcosa che potessero fare molto meglio e nelle 11 partite si sono visti ottimi risultati e partite meno buone. Lavoriamo su questo e su quello che manca”. 

Sei arrivato allo step successivo?
“Sì ho allenato in Serie B e mi chiedevano della mia esperienza da calciatore. Qui ho trovato una squadra forte che mi sta aiutando a diventare famoso da allenatore. So, però, che dalla prossima partita in cui inciamperemo verrò criticato, ma va bene così”.

Da capitan futuro ad allenatore futuro?
Direi Mister Presente, oggi mi ci sento più che mai. Quando ero solo un tifoso, ero fuori dal giro e ora mi fa sempre effetto. Ho vissuto questo derby con un picco di emozioni che mi porterò sempre dentro. Del futuro non lo so, ma mi godo il mio presente e oggi starò con birra e patatine senza guardare il Milan, lo staff me l’ha vietato (ride, ndr)". 

Daniele De Rossi in conferenza stampa (a cura dell'inviato, Gabriele Chiocchio). 

Abbiamo visto diverse cose interessanti nella Roma, zero rischi corsi e non c’è mai stata la percezione che si potesse correre rischi.
“Mi è piaciuto anche quanto fatto con la palla nel primo tempo, potevamo essere più pungenti negli ultimi 30 metri. La squadra ha tenuto il pallino in mano e ha subìto poco, sono contento di quanto fatto tatticamente. Dal punto di vista temperamentale sono stati fantastici, perfetti, il derby va giocato così. Ho detto loro che se avessero giocato così il risultato sarebbe arrivato, e se non fosse arrivato avrei stretto loro la mano. Serve essere rudi, ignoranti, senza fare quelle cacate che facevo io lasciando la squadra in 10. Hanno giocato come dovevano".

Hai riportato la Roma a vincere un derby dopo tanto tempo.
“Ho detto che dopo aver vinto primo derby da calciatore ero l’uomo più felice del mondo, forse oggi è mio padre l’uomo più felice del mondo. A casa, con la copertina, perché lui il derby non lo vede allo stadio”.

Questa vittoria certifica che la Serie A è la via più breve per arrivare in Champions League?
“Sono due tragitti paralleli, proviamo entrambe le vie. Stiamo ritrovando giocatori importanti, se siamo uniti come oggi chissà che magari andiamo avanti in Europa e arriviamo in uno dei posti Champions. Con calma, partita per partita, abbiamo programmato questa serie di partite con calma, una per volta, senza pensare alla strada che ci porterà in Champions. Un mio carissimo amico mi ha detto che quando sarà, saremo. E oggi siamo stati, questa è la strada per fare punti, in un mondo normale il Bologna è decimo e noi siamo quarti, ma abbiamo una squadra meravigliosa da affrontare all’Olimpico, l’Atalanta è sempre incredibile”.

Ti ha sfiorato il pensiero di Milano per la formazione? Come hai preparato la partita?
“Non mi piace moltissimo il turnover, salvo avere 24-26 giocatori di altissimo livello. Cerco sempre di dire che la prossima gara è quella più importante, a maggior ragione se è il derby. Non è una partita come le altre, è una bugia. Ora dobbiamo smorzare l’entusiasmo. Ho preparato la partita pensando alle idee di Igor, era una cosa delicata. Se ci aspettavamo di affrontare il Verona di Igor facevamo un grande errore. L’unica considerazione è stata su Smalling, una delle due gare volevo farlo giocare, ma non avrebbe potuto giocare due partite. Stessa cosa per Spina, probabilmente giocherà la prossima. Abbiamo avuto attenzione per questi giocatori, non cercando di preservarli, abbiamo messo in campo 11 giocatori fortissimi”.

Che effetto le ha fatto tornare sotto la Sud a festeggiare un derby? Ha una dedica?
“Io sono andato dentro, mi hanno preso di peso gli altri giocatori, devo questa gioia a loro e ai tifosi, ho cercato fintamente di essere sobrio. C’è tanta gente che meriterebbe una dedica, a me da piccolo mi ha cresciuto un uomo che mi ha trasmesso valori, passione per la Roma e ora per questo lavoro assurdo, quindi penso a papà. Il mio percorso è cercare quello che piaceva a lui, non posso immaginare neanche io quanto fosse contento la sera. È stata una settimana difficile, Fabrizio Iacorossi ha avuto un incidente, abbiamo passato tantissimo tempo insieme, sappiamo che ogni giorno va un po’ meglio, magari abbiamo regalato una gioia doppia a lui e a suo figlio".

Daniele De Rossi ai canali ufficiali del club

L'attesa come l'hai vissuta?
"L'attesa era incredibile, degni dei tempi in cui Roma e Lazio erano in alto in classifica. C'era grande attesa e fermento, un po' di nervosismo perché non si vinceva da parecchio e ci serviva. I ragazzi lo meritavano, hanno fatto la partita che tutti i tifosi vogliono vedere in un derby". 

Una settimana di lavoro perfetta.
"Abbiamo lavorato bene, abbiamo dato un giorno libero quando c'era da darlo. Quando ieri dicevo di preparare la gara come tutte le altre, parlo di questo: i carici di lavoro, la tattica e il resto sono le stesse. Sai che devi caricare i calciatori, ma senza esagerare altrimenti vanno troppo carichi. Emozionante per un tifoso come me e come quelli allo stadio". 

Adesso a lavoro per il Milan.
"Per forza, noi non abbiamo altra strada. Voi festeggiate con clacson e goliardia come hanno fatto purtroppo spesso loro in questo ultimo periodo. Noi ci godiamo mezza serata tranquilla e poi ripartiamo a testa bassa perché tra qualche giorno beccheremo una squadra che va fortissimo":