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Dal ruolo di indesiderato a quello di uomo chiave. In tre giorni Pellegrini si è ripreso la Roma. E ora?

Dal ruolo di indesiderato a quello di uomo chiave. In tre giorni Pellegrini si è ripreso la Roma. E ora? Vocegiallorossa.it
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Oggi alle 17:05Primo piano
di Luca d'Alessandro

Il contratto è in scadenza a giugno 2026. Una stagione da dimenticare alle spalle, con appena 2 gol in Serie A, l’essere stato relegato in panchina da Ranieri, che lo definì «un romano atipico», l’essere stato vicino ad andare via dalla Roma a gennaio, per chiudere la stagione con un brutto infortunio. L’estate è stata nuovamente vissuta da separato in casa, con l’apice nelle dichiarazioni di Gasperini che ha reso pubblico l’ovvio: «La società non ha intenzione di rinnovare il contratto a Pellegrini».

Il calciomercato non ha portato a una soluzione condivisa tra le parti e il calciatore è rimasto, convinto di potersi giocare le proprie carte. Cosa accaduta, guarda caso, al derby, di cui ormai è diventato un vero e proprio amuleto. Ma, se nella scorsa stagione rimase fermo al gol nel derby, per poi non trovare continuità nelle prestazioni, Pellegrini stavolta si è ripetuto appena 3 giorni dopo. Non ha segnato, ma è lampante come la Roma, a Nizza, sia cambiata con l’ingresso in campo del numero 7, per l’occasione nuovamente capitano. L’assist per l’1-0 segnato da Ndicka, da calcio d’angolo, avvalora la tesi di come, per caratteristiche tecniche, Pellegrini sia un uomo chiave per la squadra. Nel primo match, contro il Bologna, ci fu una punizione buona dalla sinistra da calciare in porta, ma l’assenza di un battitore destro costrinse la Roma a crossare in area. Idem per quanto riguarda i calci d’angolo dalla sinistra, dove la traiettoria può essere solo a uscire e non verso la porta.

E ora? Questa è una domanda a cui è troppo presto rispondere. Due indizi non fanno una prova e l’ingaggio alto del giocatore resta comunque un argomento di discussione in sede di eventuale rinnovo. Da qui a gennaio ci sono tante partite in cui Pellegrini dovrà dimostrare, con un rendimento continuo, che contro Lazio e Nizza non si è trattato di un semplice exploit. In ballo c’è quel discorso di diventare anche un atleta di cui ha parlato Gasperini. Sarà un caso, ma la migliore stagione di Pellegrini alla Roma è stata proprio quella in cui ha rinnovato (2 ottobre 2021), conclusa con 14 gol, la vittoria della Conference League e il premio di MVP del torneo. Che sia di buon auspicio per un finale simile?