Il fattore Ranieri, il connubio giocatori-tifosi ritrovato, l'Olimpico torna fattore nel mese della verità
"Dicembre dirà chi siamo". Con queste parole Claudio Ranieri aveva presentato l'impegno con il Lecce. Il match contro i salentini ha rappresentato la prima partita, della sua nuova avventura romanista, alla portata della squadra. Il campo, oltre che i tre punti, ha riconsegnato al pubblico una Roma capace di segnare 4 gol agli avversari, un qualcosa che non accadeva da marzo scorso contro il Brighton in Europa League e dal match col Cagliari, proprio di Ranieri, in Serie A di febbraio.
La Roma si ritrova ancora, sia in Europa che in Serie A, in una posizione di classifica dove ha un disperato bisogno di punti e dove un ulteriore nuovo passo falso complicherebbe le cose, specie nel match contro il Braga, con la fase campionato di Europa League giunta a 3 match dal termine (Braga, AZ Alkmaar ed Eintracht Francoforte). Il trend delle prestazioni, più che dei risultati, questa volta lascia presagire un imminente futuro roseo per i giallorossi.
Un futuro che la Roma si giocherà principalmente all'Olimpico, che sarà il teatro di ben 5 dei 7 impegni della squadra nel mese della verità (2 già disputati). Il fattore Ranieri, sotto questo punto di vista, è stato più che mai importante, soprattutto dal punto di vista ambientale, con un connubio squadra-tifosi ritrovato. Una pressione in meno per i calciatori che in campo, tra le mura amiche, erano stati oggetto di copiosi fischi (a ragion veduta) da parte dei propri sostenitori, stanchi delle scarse prestazioni. Ecco dunque che l'Olimpico, ancora lontano dai sold-out a cui siamo stati abituati dall'avvento di Mourinho in poi, può tornare a diventare un fattore. Tra Europa e Serie A, di mezzo, ci sarà anche la Coppa Italia, una competizione che, vista l'annata fin qui deludente, al momento è bene che venga tenuta viva.