Dalle critiche a super sub: Azmoun potrebbe far comodo a Mourinho
Sardar Azmoun è arrivato a Roma con qualche giorno d'anticipo rispetto al grande colpo in attacco Romelu Lukaku. L'attaccante iraniano non è stato accolto da un grandissimo entusiasmo da parte del tifo romanista, che a fine mercato, prima dell'arrivo del belga, si aspettava un bomber di altissimo livello visto l'infortunio di Tammy Abraham e gli obiettivi sfumati in precedenza di Gianluca Scamacca, Marcos Leonardo e Duvan Zapata.
L'inizio dell'avventura di Azmoun nella capitale sponda giallorossa non è dei migliori: l'ex Bayer Leverkusen si porta dietro una rottura della fibra muscolare, che lo costringe a saltare le prime gare stagionali. Come se non bastasse, José Mourinho decide di escluderlo dalla lista UEFA per la fase a gironi di Europa League per questioni economiche legate al Settlement Agreement. Dopo qualche spezzone di partita, Azmoun inizia a far vedere le sue qualità, entrando per gli ultimi minuti di Roma-Monza e risultando determinante nell'azione del gol decisivo di Stephan El Shaarawy allo scadere, dopo aver colpito un palo poco prima. Il numero 17 giallorosso è riuscito a risultare ancor più decisivo nel match contro il Lecce, entrando al minuto 73 con i suoi sotto per 1-0 nel punteggio. Dopo aver dimostrato di essere entrato con il piede giusto, Azmoun trova il gol del pareggio (il primo con la Lupa sul petto) al 90'+1' con uno stacco di testa perfetto, permettendo alla sua squadra di credere nella rimonta che puntualmente viene compiuta grazie al gol di Lukaku al quarto minuto di recupero. Nel post partita, Azmoun si è lasciato andare con: "Amo questa squadra e amo questa città" complice - sì l'euforia che giustamente una vittoria del genere riesce a portare - ma anche dal fatto che Roma abbia dato i natali a sua figlia.
Nonostante lo scetticismo iniziale, quindi, l'iraniano si sta dimostrando un innesto importante soprattutto per dare una scossa in attacco a gara in corso. In questa epoca storica, con le 5 sostituzioni e con i minuti di recupero più abbondanti, gli allenatori ormai non fanno grosse distinzioni tra chi parte titolare e chi in panchina, ma tutti devono essere pronti. José Mourinho spesso si è lamentato in passato di non avere dei sostituti in grado di cambiare le sorti di un match. In questo Azmoun potrebbe dare un grossa mano, diventando magari il super sub di cui lo Special One ha bisogno.