Real Madrid-Roma 3-0 - Le pagelle del match

19.09.2018 23:11 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Real Madrid-Roma 3-0 - Le pagelle del match
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Olsen 7: il gol salvato con il Chievo potrebbe essere stata la svolta della sua stagione. Il Real spunta da tutte le parti, soprattutto nel primo tempo, ma lui non fa piega e respinge tutto ciò che si può umanamente respingere.

Florenzi 5.5: dalla sua parte parte Isco ma, soprattutto, un certo Marcelo e il giocatore di Vitinia riesce a non uscirne con le ossa rotte.

Manolas 5: non tiene Mariano Dìaz ed è la conclusione di una gara difficilissima.

Fazio 5: la confusione regna così sovrana che per poco l'argentino non si fa un clamoroso autogol. Non era questa la partita per vedere una netta ripresa.

Kolarov 4.5: difensivamente spesso disattento, si fa vedere un pochino in fase offensiva e cerca anche il gol con un tiro dalla distanza, parato da Olsen.

Zaniolo 5.5: fa il suo esordio al Bernabeu in un momento delicatissimo per la Roma eppure, come personalità, ci siamo. Bravo ed elegante nei dribbling, pecca nella qualità del passaggio. Forse l'emozione e la tensione. Dal 9'st Pellegrini 5.5: entra con il giusto atteggiamento e non è una cosa scontata di questi tempi.

De Rossi 5.5: peccato che sia proprio lui a provocare la punizione del vantaggio spagnolo perché, nel caos generale, tiene i nervi saldi e fa il possibile.

Nzonzi 5: da mezzala non può sfruttare appieno le sue caratteristiche. Opaco. Dal 25'st Schick 4: entra in campo con un atteggiamento irritante. Tribuna a Bologna?

Ünder 5.5: c'è il suo zampino in quasi tutte le (poche) occasioni giallorosse. Almeno mostra di essere vivo.

Dzeko 4: testa ciondolante e sguardo basso di chi ha mollato. Ormai la sua consueta postura.

El Shaarawy 4: si fa vedere solo in uno dei tanti contropiedi sprecati dalla Roma. Nebuloso. Dal 17'st Perotti sv.

Di Francesco 4: al di là del sistema di gioco, al di là della sorpresa Zaniolo, la squadra sembra aver perso fiducia e convinzione. Come se non ci credesse più e siamo a settembre. Cristante e Pellegrini in panchina, il talento Kluivert in punzione in tribuna e la gestione Schick ha portato l'ex Samp a passare da un ottimo precampionato a un'irritante prestazione. Male, a tratti malissimo.