Chievo-Roma - Le pagelle

De Sanctis 6.5: il Chievo non crea molti pericoli ma lui si fa trovare sempre pronto.

Maicon 6: meno brillante del solito, è protagonista di un battibecco con Benatia. Dal 1'st Torosidis 6: entra al posto di Maicon e svolge bene il suo compito, tentando un paio di sortite offensive.

Benatia 7: ogni volta che il Chievo prova a mettere piede nell'area romanista, va a sbattere contro l'ex centrale dell'Udinese. Di testa o di piedi non fa differenza. Respinge tutto.

Castan 6.5: solo un'incertezza, nella ripresa, che non macchia però una buona prestazione.

Romagnoli 6.5: nel ballottaggio tra Dodò e Torosidis la spunta a sorpresa Romagnoli che, pur non essendo un esterno di fascia, se la cava con forza e determinazione. Prima era una sorpresa ma pian piano sta diventando una certezza.

Pjanic 6.5: quando accelera crea sempre una situazione pericolosa, così come quando nella ripresa inventa un assist per Gervinho. Si accende però a intermittenza.

Taddei 7: non si può non sottolineare un'altra ottima prestazione del brasiliano, schierato ancora una volta davanti alla difesa. Ha l'arduo compito di non far rimpiangere De Rossi e lo compie con diligenza, sfoderando anche un assist da numero dieci per il gol di Destro.

Nainggolan 6.5: dà una mano a Taddei in fase di copertura, proponendosi anche con efficacia in avanti. Quando parte in progressione è difficile da fermare.

Destro 7: ha un media di un gol a partita e c'è ancora chi lo critica. Che altro deve fare? Dal 30'st Bastos sv.

Totti 6: si posiziona come riferimento centrale dell'attacco giallorosso. Sbaglia qualche pallone di troppo e, anche in previsione della gara di martedì prossimo, Garcia lo leva nella ripresa per far posto a Florenzi. Dopo la sua uscita dal campo, la Roma fatica a tenere il possesso del pallone. Dal 14'st Florenzi 6: gioca una mezz'ora con la Roma assoluta padrona del campo.

Gervinho 7: sfrutta alla perfezione il regalo di Cesar per portare in vantaggio la Roma. Il Chievo gli lascia spazio e, soprattutto nel primo tempo, l'ivoriano ne approfitta per seminare il panico tra le fila avversarie.