L'arbitro - Ancora Di Bello dopo il 2-2 dell'anno scorso. Due sonore sconfitte in questa stagione, nerazzurri mai battuti. Mazzoleni al VAR, giallorossi reduci da due successi. GRAFICA!
È Marco Di Bello l’arbitro designato a dirigere la gara di Serie A, valida per la diciassettesima giornata di andata, Roma-Inter (domenica ore 12:30).
Per il fischietto della sezione di Brindisi sono 18 i precedenti in campionato con la formazione giallorossa. Un bilancio positivo con 12 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, 2 sonore delle quali avvenute in questa stagione contro Napoli (4-0) e Atalanta (4-1). L’ultimo successo in assoluto risale al 1° marzo 2020 nel pirotecnico 3-4 con cui la Roma supera il Cagliari in trasferta, ultima gara prima dello stop del campionato causa Coronavirus.
A questi precedenti, ne vanno aggiunti altri 2 in Coppa Italia: Roma-Empoli 2-1 dts del 20 gennaio 2015 e Roma-Spezia 2-4 dtr del 16 dicembre 2015
Per quanto riguarda il borsino disciplinare sono 36 i cartellini gialli in 18 partite in Serie A con una media di 0,5 ammonizioni per gara. Nessun rosso, invece, è stato estratto con giocatori della Roma, nemmeno in Coppa Italia.
In perfetta parità lo score dei calci di rigore: 4 concessi (tutti realizzati) e 4 subiti, di cui uno sbagliato da Joao Pedro in Cagliari-Roma 3-4, con il brasiliano abile poi a insaccare sulla respinta di Pau Lopez.
Per Marco Di Bello di Brindisi sarà la seconda sfida tra Roma e Inter. L’ultimo precedente è anche l’ultimo Roma-Inter in assoluto, disputato il 19 luglio 2020 e terminato sul 2-2, con Spinazzola prima delizia per aver siglato il gol dell’1-1, poi croce per aver provocato il rigore del definitivo pareggio di Lukaku all’88’. In quell’occasione, inoltre, sarebbe stato da annullare proprio il gol del terzino giallorosso perché viziato da un precedente fallo di Kolarov su Lautaro, non ravvisato né da Di Bello né da Guida al VAR.
Decisamente positivo lo score di Di Bello con l’Inter, dal momento che i nerazzurri non hanno mai perso con il fischietto di Brindisi, conquistando 6 vittorie e 3 pareggi, ultimo dei quali il pocanzi citato Roma-Inter della passata stagione, ultima sfida assoluta di Di Bello con la Beneamata.
Sono 19 i gialli estratti in 9 gare (media di 2,1 a partita), con un calciatore espulso durante Sassuolo-Inter 0-1 del 18 dicembre 2016 (Felipe Melo al 90’).
Nota a margine per l’arbitro Mazzoleni, addirittura alla sua apparizione numero 18 con la Roma nel ruolo di VAR. L’ultima in assoluto è il 3-0 dello scorso 22 novembre 2020 contro il Parma allo stadio Olimpico, con il 5-2 al Benevento a completare le gare di questa stagione.
Tornando un po’ più indietro nel tempo, segnaliamo qualche gara in cui Mazzoleni ha fatto discutere per le scelte prese (analisi prese dalla nostra moviola):
26/01/2020 – Roma-Lazio 1-1
50' - Kluivert va giù dopo un contatto con Patric, Calvarese inizialmente concede il calcio di rigore, poi il VAR richiama l'arbitro a riconsiderare la sua decisione. Il contatto non sembra falloso, è da capire, però, se si tratta di chiaro ed evidente errore da parte del direttore di gara.
26/07/2020 – Roma-Fiorentina 2-1
85’ - Non c'è il secondo rigore fischiato alla Roma: il contatto tra Terracciano e Dzeko arriva a tiro abbondantemente già scoccato dal bosniaco ed è decisamente fortuito. Chiffi lo fischia, il VAR non corregge la decisione dell'arbitro. Proteste anche per un tocco del pallone da parte dell'arbitro nel corso dell'azione: il regolamento spiega però che il gioco va interrotto solamente se dal tocco del direttore di gara inizia un'azione d'attacco promettente, cambia il possesso o arriva un gol. Non è questo il caso.
A onor del vero, nelle altre apparizioni Mazzoleni non ha commesso errori, anzi richiamando correttamente gli arbitri, cui ha rimandato l’ultima decisione.
Ad esempio, in Roma-Lecce 4-0 del 23 febbraio 2020:
5' - Fallo di mano in area di rigore di Calderoni, che sul calcio d'angolo per la Roma utilizza il braccio sinistro per deviare il pallone: nonostante il check del VAR, il rigore non viene fischiato.
E in Sampdoria-Roma 1-1 del 24 gennaio 2018:
43' - Inspiegabile decisione di Orsato che non concede fallo a Strootman al lato corto dell'area di rigore: l'olandese manda avanti il pallone e viene bloccato da Ferrari, ma l'arbitro lascia proseguire nonostante lo sbandieramento del suo assistente. Sul ribaltamento di fronte, Kolarov stoppa in volo col braccio un cross da sinistra senza toccare prima con altre parti del corpo, il VAR interviene e concede giustamente il penalty, che Orsato non aveva concesso. Il protocollo dice che anche in occasioni simili va verificato un eventuale fallo nell'atto di riconquista del pallone, ma lascia agli arbitri al video l'interpretazione sul tempo che deve passare prima che quella valutazione diventi irrilevante.