Zigoni: "Totti? Mi sta piacendo, io a 38 anni ero già nonno. Sabato nessuna speranza per l'Hellas"
Gianfranco Zigoni, doppio ex di Roma ed Hellas Verona, ha parlato della sfida dell'Olimpico di sabato prossimo:
Inizia bene la Roma, in campionato quattro successi in altrettante gare...
"Un inizio meraviglioso, stupendo. Ieri sera ho avuto un po’ di paura, ma meno male che Pjanic ha fatto quel gran bel gol. Prevedo già una battaglia tra Juventus e Roma, le due squadre sono alla pari".
Buffon ha detto che “con una Roma così, quest’anno sarà dura per la Juventus ripetersi”. Come commenta?
"(ride ndr) Buffon è un ragazzo furbo, ma non credo che lui pensi davvero così. La Juventus, purtroppo, è più abituata a vincere della Roma, ma quest’anno sarà una bella lotta. Spero in una vittoria dello scudetto dei giallorossi, sarebbe un bel regalo per i miei prossimi anni".
In queste prime quattro giornate quale giocatore della Roma l’ha soddisfatta di più?
"Pjanic, è un fenomeno, bravo e simpatico. Poi, che dire. Totti non si discute, mi sta piacendo. Sono allibito, io a 38 anni ero già nonno e lui gioca ancora. Lo ammiro anche perché io a 33 anni ero stanco del calcio, lui no. Ma poi, Florenzi è un giocatore sottovalutato: è davvero forte. Il portiere numero uno in Italia è De Sanctis, unico nel suo ruolo. Non c’è nessuno che non mi piace della Roma".
E a proposito di Florenzi, dopo il bacio alla nonna è stato multato. Una sanzione giusta per comportamenti che, magari, dovrebbero vedersi più spesso?
"Attualmente nel mondo si tirano bombe e vedere un gesto come quello di Florenzi è un qualcosa di meraviglioso, io lo avrei premiato. Però poi non multano uno che rompe una gamba all’avversario. Non ci siamo, è tutto da rifare".
Non solo la Roma, ma anche il Verona ha avuto un avvio positivo...
"Me l’aspettavo, ha ingaggiato giocatori forti e di esperienza che hanno aumentato la qualità di un buon gruppo. L’Hellas ha preso Marques, Saviola, quindi non mi meraviglio dell’avvio. E poi Verona è una leggenda del calcio italiano, bisogna finire di sorprendersi se gli scaligeri sono tra i primi in Italia. Andare a Verona è come andare nella fossa dei leoni, poi senti il nome: fa già paura a pronunciare il nome Hellas. È ora di finirla di meravigliarsi di questi risultati".
E su Mandorlini?
"Non ce l’ho con nessun tecnico, ma secondo me contano poco gli allenatori. Mandorlini è stato bravo anche perché in squadra aveva giocatori altrettanto bravi. L’unico che merita qualcosa in più è Zeman, adesso tutti gli puntano il dito contro perchè non vince, ma c’è da dire che non ha neanche grandi giocatori. Trapattoni fu esonerato a Cagliari perché non aveva una buona squadra, ma il grande Trap ha allenato ovunque: in Germania, in Portogallo, in Austria, in Irlanda, portando il nome dell’Italia in alto".
Roma-Hellas Verona all’Olimpico, che partita dobbiamo aspettarci?
"Sarà una partita tra due squadre forti, ma, ahimé mi tocca dirlo, all’Olimpico non ci saranno tante speranze. La Roma in casa spinge troppo", le sue parole a calcionews24.com.