Ugolotti: "Il Benevento non può pensare di fare punti contro la Roma. Sono curioso di vedere i giallorossi, hanno venduto calciatori forti"

19.09.2017 19:34 di  Simone Romualdi   vedi letture
Fonte: AS Roma match program
Ugolotti: "Il Benevento non può pensare di fare punti contro la Roma. Sono curioso di vedere i giallorossi, hanno venduto calciatori forti"
Vocegiallorossa.it
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com

Guido Ugolotti, doppio ex di Roma Benevento, dove ha allenato per tre mesi, ha rilasciato un'intervista per l'AS Roma Match Program. Queste le sue parole: 

Partiamo da lì, come è finito a Benevento?
"Era un periodo particolare, dopo la morte dell'allenatore Carmelo Imbriani. Il presidente Oreste Vigorito era da un po' di anni che investiva molto per far fare alla squadra il salto di qualità e aveva fretta di risultati. Fu una tappa importante per la mia carriera anche se venni esonerato dopo pochi mesi".

E oggi che Benevento incontra la Roma?
"Il presidente Vigorito è riuscito nell'impresa di arrivare in Serie A e lo merita per l'impegno da parecchi anni. È riuscito a portare una media realtà nel calcio che conta"

Quale crede possano essere gli obiettivi del Benevento?
"Hanno davanti un percorso difficile, devono giocarsi la salvezza con le piccole. Le squadre diretti concorrenti sono il Crotone, la Spal ... il Verona. Non possono pensare di fare punti contro la Roma".

Quindi che gara immagina?
"Sulla carta non c'è storia. Anche l'ambiente non è ostico per la Roma, lo stadio è spazioso e non si sente eccessivamente la pressione dei tifosi. Loro faranno di tutto per fare bella figura davanti ai loro tifosi ma tra le due formazioni non c'è paragone".

La sconfitta del San Paolo può pesare?
"Certo una sconfitta così penalizzante porta una reazione. Ma il valore in campo non è paragonabile. Solo la Roma può sbagliare la partita, se gioca come sa fare porta a casa i tre punti".

C'è il rischio di sottovalutare la partita da parte della Roma?
"Non credo proprio. Sono le squadre inesperte che dopo una vittoria possono perdere di vista la realtà e sottovalutare l'avversario. La Roma è una società di caratura internazionale, la seconda/terza forza del campionato e sa di non poter fallire certi appuntamenti".

È vero il detto che per vincere il campionato bisogna battere le cosiddette "piccole"?
"Assolutamente sì. Chi vuole arrivare davanti deve battere le piccole e giocarsela con le grandi"

Come valuta la Roma di quest'anno?
"Sono curioso di vedere che campionato farà. Ha venduto giocatori forti e incassato molto denaro e al loro posto ha preso anche giocatori meno affermati che dovranno far vedere il loro vero valore".

Il suo giudizio su Di Francesco?
"È un allenatore bravo, che ha bisogno di essere sostenuto e appoggiato dalla società. Ha fatto bene a Sassuolo e ha una sola esperienza in campo internazionale ma ha le potenzialità per fare bene"

Quali sono gli obiettivi della Roma di quest'anno?
"Sono anni che arriva nei primi posti e i tifosi si aspettano di vincere. Credo che la lotta al vertice sarà tra le solite tre o quattro squadre e la Roma debba fare bene"

Ugolotti e la Roma, un legame intenso. Se dovesse pensare ad un momento in particolare?
"Il giorno che sono rientrato da allenatore del settore giovanile. Quando dopo circa trent'anni sono tornato alla Roma".

Da calciatore ha vinto una Coppa Italia con un gruppo che stava gettando le basi per un periodo di vittorie...
"Era un altro calcio, un calcio più genuino, diverso anche dal punto di vista economico. Sono arrivato nella Rometta e con l'arrivo del presidente Viola ha cominciato a pensare in grande...".