Stramaccioni: "Sogno i miei ragazzi in prima squadra"

24.12.2010 11:24 di  Greta Faccani   vedi letture
Fonte: Il Romanista
Stramaccioni: "Sogno i miei ragazzi in prima squadra"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Un anno con i fiocchi quello vissuto da Andrea Stramaccioni: quel 17 giugno tanto caro ai colori giallorossi e un desiderio per il futuro. Ecco un estratto dell'intervista rilasciata a Il Romanista.

Si aspettava un 2010 così ricco di successi? Il nostro obiettivo è sempre quello di cercare di lavorare per il meglio, poi è ovvio che se la crescita dei ragazzi e individualmente di ogni singolo giocatore che ogni anno la Roma ci affida viene di pari passo a una stagione così, tutto ha un sapore migliore, ma la soddisfazione più grande è stata vedere cinque ragazzi del '93 che con il lavoro e la crescita hanno raggiunto la convocazione in nazionale Under 18. Oggi la Roma è la squadra di club che ha il maggior numero di calciatori in Nazionale. Per questo dico che la nostra più grande soddisfazione è vedere Pigliacelli, Piscitella, Orchi, Caprari e Ciciretti, sen a dimenticare Sabelli che è rientrato da poco, andare in Nazionale, a maggior ragione se si pensa che sono tutti giocatori che fino all´anno scorso non erano mai stati convocati. Vuol dire che la Roma ha fatto crescere i suoi ragazzi.

E poi c'è stato il 17 giugno. Qual è la prima cosa che le viene in mente se ripensa a quella giornata?
Lo sguardo dei ragazzi tra il primo e il secondo tempo. C'era Bruno Conti nello spogliatoio con noi e quelli sono momenti particolari, unici, che ti restano nel cuore. Le maglie giallorosse...



Che cosa vi siete detti?
Diciamo che abbiamo fatto più che altro delle osservazioni tecniche: eravamo sull´1-0 e la Juve sarebbe ripartita forte. Bruno era al mio fianco, i ragazzi i fronte a noi. Ho detto loro che per vincere serviva anche qualcos´altro: cuore, attaccamento all maglia e la voglia di portare i nostri colori sul tetto d'Italia. È stato un secondo tempo di grande passione. Vedere tutta la dirigenza della prima squadra ci ha fatto capire quanto questa società sia una grande famiglia. C'era la dottoressa Mazzoleni che ci ha fatto una bellissima sorpresa, c'era Bruno Conti, c'erano tutti, dalle maggiori cariche della prima squadra fino al segretario e al magazziniere del settore giovanile. Eravamo tutti lì: è stata una grande soddisfazione per me e altrettanto per i ragazzi. Questo testimonia che è stata una stagione di grande crescita in cui la Roma continua a sfornare giocatori che speriamo di ritrovare in prima squadra.

Lei dalle sue squadre è sempre molto amato, i giocatori la ricordano anche quando vanno via: come fa?
Io sono sempre me stesso, forse mi aiuta il fatto di essere giovane. Penso che i ragazzi portino nel cuore un po´ tutti gli llenatori che hanno avuto. Se qualcuno mi cita mi fa piacere a livello personale, ma so che loro sono dei professionisti seri che devono tanto alla Roma perché li ha lanciati nel calcio professionistico. Auguro loro tutto il meglio e spero di vederli con questa maglia alla fine della loro esperienza lontano dalla Capitale.

In estate si era molto parlato di un suo passaggio all'Inter, invece alla fine è rimasto qui.
Sono tutte cose che ho sentito e letto sui giornali, io non ne ho mai parlato e non ci sono mie dichiarazioni del genere. Questo è il mio ses o anno alla Roma, sono molto legato a questa società, a Bruno Conti e a tutti quelli che mi hanno voluto bene in questi anni. Ho un contratto con la Roma e sono orgoglioso di stare qui perché sono un grande tifoso sin da quando ero bambino e per me ancora oggi disrtribuire quelle maglie nello spogliatoio mi dà sempre una forte emozione. Credo che si sia parlato un po' troppo, mi piacerebbe che le cose uscissero dalla mia bocca e dalla mia bocca non sono mai uscite. Ho un contratto con la Roma e intendo onorarlo fino alla fine.

Esprima un desiderio per il nuovo anno.
Spero che la Roma esca velocemente in un modo o nell´altro da questa situazione di passaggio societario, perché prima di essere un allenatore della Roma, sono un tifoso, quindi sogno di vedere la prima squadra sempre in vetta, anche perché se va bene lei, va bene anche il settore giovanile. E poi sogno di sentire lo speaker dell´Olimpico chiamare il nome dei nostri ragazzi mentre superano la linea del fallo laterale per entrare in campo, come hanno fatto D'Alessandro, Crescenzi, Pettinari e Scardina che ci hanno regalato grandi emozioni. Quella è stata la nostra vera vittoria, perciò il mio sogno è questo.