Spinazzola: "Dire che un calciatore che gioca è zoppo non va bene, da lì sono cambiato mentalmente, mi sono ritrovato. Onorato di far parte di questa società"

11.04.2020 09:19 di Redazione Vocegiallorossa Twitter:    vedi letture
Spinazzola: "Dire che un calciatore che gioca è zoppo non va bene, da lì sono cambiato mentalmente, mi sono ritrovato. Onorato di far parte di questa società"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Leonardo Spinazzola ha parlato al profilo Instagram ufficiale della Roma.

Roma-Barcellona 3-0. Cosa ti è rimasto di quella serata, vissuta da spettatore?
"La Roma fece un miracolo. Battere 3-0 il Barcellona non è da tutti, in Champions si vedono questi ribaltoni. Bello vedere questi miracoli calcistici".

Come stai?
"A quest'ora solitamente mi godo un po' di relax con mia moglie, mio figlio dorme un'oretta".

L'ultima iniziativa della Roma è la vendita di maglie particolari per ricordare l'impresa con il Barcellona. Il ricavato andrà per combattere il COVID-19.
"Sono onorato di far parte di questa società. Sapevo fosse una grandissima società ma in questo mese ancora di più si è rivelata una grande società. Non tutti si sono comportati così".

Una partita che ricordi di quest'anno?
"Con il Borussia Mönchengladbach facemmo una gran gara pur prendendo solo un punto all'andata. Una grande gara contro un avversario forte".

Come ti trovi ad allenarti a casa?
"Bene, faccio quello che devo fare. Da due settimane mi alleno anche su Whatsapp in video chiamata con i miei amici di Foligno. Mi diverto a vederli soffrire (ride ndr). Ci alleniamo 5 volte a settimana, riposando il giovedì e la domenica".

Con quella leggenda del passato di piacerebbe giocare?
"Con Ronaldo il Fenomeno".

Che effetto ti ha fatto giocare all'Olimpico?
"Già da avversario vedevo quanto fosse bello giocare all'Olimpico, con i tifosi che cantano dal primo al novantesimo minuto. Emozionante il debutto in casa, vedendo la Curva lì per te, non più contro".

Emozioni dopo il gol in Europa? Si può dire una grossa botta di fortuna?
"Sì, un gol così mai visto (ride ndr)".

Cosa hai provato dopo il gol-autogol contro il Genoa?
"Secondo alcuni sono scarso ma dire a un giocatore che, come me, sta giocando che è infortunato o zoppo non va bene. Solo quello. Da quella settimana sono cambiato mentalmente, prima mi sono buttato tanto giù e non è da me. Dopo quella settimana ho ritrovato me stesso".

Un piatto di cucina asiatica?
"Il sushi".

Il terzino più forte di tutti i tempi?
"A sinistra Roberto Carlos, a destra Maicon o Dani Alves, sono indeciso".

Serie Tv preferita?
"La Casa di Carta, incredibile l'ultima stagione. Vis a Vis, stupenda. Prison Break, anche Suits. Di tempo ne abbiamo in ritiro o con i viaggi".

Qualcuno dice che non hai nominato Kolarov tra i terzini più forti, ora sono affari tuoi.
"Ha una qualità imbarazzante, ha una visione di gioco che pochi hanno".

Perché la maglia 37?
"All'Atalanta non c'erano né il 7 né il 17. Il 3 è il mese di marzo, mese in cui sono nato, e il 7 è il mio numero fortunato".

Personaggio preferito nella Casa di Carta?
"Nairobi e il Professore".

Cantante o gruppo preferito?
"Per il cantante dico Ozuna".

Gioco preferito alla Play?
"Call of Duty. Ci giocano anche Pellegrini, Santon, Mancini, c'era anche Florenzi. Ora gioco con Mancini e Toloi".

Mkhitaryan?
"Oltre a essere un giocatore eccezionale, è una grande persona. Molto semplice, veramente una brava persona. Mi ha insegnato qualche parola di inglese. Condivido un po' di tempo con lui".

Piatto romano preferito?
"Cacio e pepe".