Soulé: "Immagino di rimanere a Roma a vita. Ringrazio l'Italia, ma voglio l'Argentina"

Soulé: "Immagino di rimanere a Roma a vita. Ringrazio l'Italia, ma voglio l'Argentina"Vocegiallorossa.it
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Oggi alle 08:30Interviste
di Marco Campanella

Matias Soulé è diventato il protagonista principale della Roma sotto la guida di Gasperini. Dopo un avvio difficile nella scorsa stagione, ha gradualmente fatto vedere il suo potenziale e quest'anno, con tre gol e due assist, sta giocando un ruolo fondamentale nel successo dei giallorossi. L'esterno argentino ha rilasciato un'intervista esclusiva sulle colonne de Il Messaggero, di cui proponiamo uno stralcio: "Mi vedo a lungo nella Roma. Penso che sia il sogno di tutti, ambire a tagliare certi traguardi con questa maglia. Se chiudo gli occhi mi immagino di essere qui a vita. Poi lo so da solo che le cose possono cambiare ma il mio desiderio è questo".

Gasperini ha dichiarato ultimamente che la Roma non dispone di una rosa da Champions e la classifica è abbastanza casuale. È d’accordo?
"Penso dica la verità, non siamo ancora da Champions ma vogliamo ambire ad arrivare a quel livello. È importantissimo per noi, è il nostro obiettivo primario. Non ci dobbiamo ancora esaltare, sono le prime partite e bisogna pensare soltanto ad essere continui".

Ha detto no alla Nazionale ai tempi di Spalletti? È cambiato qualcosa dopo l’apertura che ha fatto il suo agente qualche giorno fa?
"No, è tutto uguale. Mi sento argentino, sono argentino. Lo dissi anche a Spalletti, che ringrazio. La mia idea è sempre quella, giocare con l’Argentina. Forse il mio procuratore era un po’ arrabbiato quando ha letto le convocazioni di Scaloni. Ma nessuno dell'ltalia mi ha più ricontattato e anche lo facessero direi “no grazie”. La mia idea, quella di sempre, è di giocare per la Seleccion. So ovviamente che non è facile perché ci sono molti giocatori forti lì. Mi fa ovviamente piacere l’interesse di una nazionale forte, storica, come quella italiana, ne sono orgoglioso ma non cambio idea. Vorrei giocare per la squadra del paese in cui sono nato".

Sabato all’Olimpico arriva l'Inter, che effetto le fa affrontarla da primo in classifica?
"So solo che la settimana scorsa abbiamo corso tantissimo, sembrava fossimo ancora in ritiro, ci credete che dobbiamo ancora preparare la partita? Lo faremo bene in questi giorni, sarà un test importante per capire a che punto siamo. Queste sono le gare che dicono quanto vali".

Gasperini invece cosa le chiede?
«Rispetto a Ranieri hanno uno stile diverso. Vuole che giochiamo la palla, che triangoliamo con il centravanti, che gli attaccanti siano sempre dentro al gioco e mai di schiena rispetto alla porta. Abbiamo lavorato anche sulle posture, sulla posizione del corpo. Ormai abbiamo capito che dobbiamo guardare sempre in avanti ma questo vale per tutti, anche per i difensori. Poi è un tecnico che lascia la libertà di fare ciò che sai fare meglio. Ovviamente ti dà delle regole, delle indicazioni, ma all'interno di queste puoi fare quello che ti riesce meglio. L’essere libero è fondamentale per me».