Pastore: "Facile la scelta di venire a Roma, volevo stimoli diversi. Speriamo di ripetere il cammino in Champions League"

20.07.2018 08:05 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Pastore: "Facile la scelta di venire a Roma, volevo stimoli diversi. Speriamo di ripetere il cammino in Champions League"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Javier Pastore è intervenuto ieri a Roma TV.

Come ti stai trovando?
"Bene, sto molto bene, perché i compagni sono stati molto gentili, sono ragazzi molto bravi, sto passando dei bellissimi giorni, conoscendo un po' tutto quello che è Trigoria. Mi alleno bene per cominciare bene la stagione".

Perché hai scelto la Roma?
"Ho scelto la Roma perché è uscita la possibilità di venire qui, tutti sanno cos'è la Roma, arrivare a una squadra forte come questa, con un allenatore che vuole cose importanti, erano motivazioni belle che avevo in mente. Ho parlato tanto con Balzaretti, mi parlava della Roma da tanti anni. La scelta è stata facile, speriamo di fare bene".

Il cammino in Champions League della Roma ti ha aiutato nella scelta?
"Sicuramente, vedere una squadra che lavora molto bene insieme, che è arrivata in semifinale, è una cosa importantissima. Speriamo di rifare lo stesso".

Sei tornato in un grande campionato.
"Volevo stimoli diversi. Al PSG sono stato 7 anni con grandi campioni, ma non avevo più gli stimoli di giocarmi il posto con qualcuno. Volevo questa sfida, per quello ho scelto di tornare".

Sei stato l'acquisto più caro della Ligue 1 e il secondo straniero rimasto più a lungo in un club francese dopo Susic.
"Non è stato facile rimanere, è un club che cambia ogni volta, ho avuto la fortuna di stare sempre lì, vincere tanti trofei. Sono molto contento per quello che ho fatto".

Come ti trovi da mezzala?
"È diverso da quello che facevo a Parigi. Mi trovo bene, mi sto allenando tanto per arrivare a fare quel che il mister chiede. Andremo a fare delle cose importanti insieme, speriamo di stare sempre bene fisicamente e di poter essere disponibile al 100%".

Cosa serve per vincere la Champions League?
"A Parigi ci è mancata un po' di fortuna e abbiamo sbagliato alcuni dettagli. Siamo usciti sempre contro Barcellona e Real Madrid, è difficile batterle, anche se non impossibile. Penso che arrivare con tutti i giocatori al 100% in quelle partite è importantissimo, serve una squadra lunga, con ricambi. Oggi la Roma ce l'ha, abbiamo tanti giovani con tanta voglia di fare bene, può essere il momento giusto".

L'anno scorso mancavano i gol dei centrocampisti. Il tuo arrivo servirà in questo senso.
"La mezzala di Di Francesco arriva quasi sempre in zona gol per dare assist o segnare. Speriamo di arrivarci tanto e di segnare, la cosa più importante è avere gli attaccanti e provare a fare gol, se loro sono in fiducia lo è anche la squadra".

Col Palermo hai segnato una tripletta al Catania.
"Il primo con cross di Balzaretti, con lui abbiamo fatto bellissime giocate. Ho fatto tripletta in un derby che si sente tanto, perché non riprovarci?".

In Argentina la partita che ti ha lanciato è una sfida al River Plate con l'Huracan.
"Perdemmo un campionato all'ultima partita, prendemmo un gol con un fallo sul portiere. Potevamo dare quella coppa a tutti i tifosi dell'Huracan e non ci siamo riusciti, ma sono felice del percorso che ho fatto lì".

È una Serie A competitiva, che idea ti sei fatto del trasferimento di Ronaldo? Hai segnato un gol alla Juventus...
"Contro di loro ho vinto quattro volte su quattro. Con l'arrivo di Ronaldo cambierà tanto, ci sono grandi squadre come l'Inter che ha preso giocatori che stanno a un grande livello, la Roma ha fatto un campionato molto bello. Penso fosse il momento giusto di tornare".

C'è un allenatore che ti ha dato qualcosa in più?
"Cappa, con gli allenatori precedenti non riuscivo a giocare, dal suo arrivo ho avuto quella fiducia che mi ha fatto arrivare in Europa. A Palermo ho avuto Delio Rossi, che è stato importantissimo, mi ha dato consigli tattici che mai avevo avuto prima, mi ha dato la forza di giocare a questo livello".

Il Palermo era molto forte.
"Il primo e il secondo anno sì, c'erano Nocerino, Abel Hernandez, Miccoli, una bellissima squadra. Siamo arrivati in finale di Coppa Italia contro l'Inter. Ho passato due anni magnifici".