Nainggolan: "Cambiare squadra spesso non è cosa da me. Mi sa che Conte è ancora un po' arrabbiato"

02.06.2017 07:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tiki Taka News
Nainggolan: "Cambiare squadra spesso non è cosa da me. Mi sa che Conte è ancora un po' arrabbiato"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Radja Nainggolan è intervenuto ai microfoni di Tiki Taka News, in onda su Italia 1. Ecco le sue dichiarazioni: 

“Io legato a Cagliari? Sono al posto dove sono diventato un giocatore importante. Sempre bello tornare qui, oggi è l’ultima di questo stadio, volevo esserci, cerchiamo di divertirci. Panchina? Questa è la panchina aggiunta, fuori dai posti (ride, ndr). Giudizio della stagione? Il campionato non è stato male, fare 87 punti dietro alla Juventus che gioca la finale di Champions ha eliminato il Barcellona può essere soddisfacente. Nelle coppe potevamo fare qualcosa in più, in Europa League ci sono stati episodi sfavorevoli, potevamo fare qualcosa in più. Totti? Quella serata è stata molto emozionante per tutti gli amanti del calcio, vincere al 90’ e strappare il secondo posto è stata la ciliegina sulla torta. Totti è Totti, non devo dire io che giocatore è stato e che persona è, sono legato molto a lui e ci tengo. Vedere una Roma senza Totti è una cosa difficile.  Rinnovi di Strootman e De Rossi segnali importanti? Sono convinto che una squadra che vuole vincere debba tenere la base buona e migliorarsi. La società ha dimostrato che punta su una squadra forte, sono giocatori che hanno dimostrato. Strootman è tornato dall’infortunio, sono contento per lui perché è un giocatore forte. Sono contento per loro. Finale di Champions League? L’altro giorno ho scherzato su Instagram, mi piace scherzare ma sono anche sportivo. Se può vincere un’italiana è buona per il calcio italiano, se la Juventus vince, e può farlo perché ha una difesa forte, sono contento uguale. Poi ci gioca Pjanić. Se ho sentito Antonio Conte? Quest’anno? Quest’anno no. Mi sa che è ancora un po’ arrabbiato con me… per l’anno scorso, penso, non lo so. Io ripeto, dico sempre la stessa cosa: mi affeziono alle piazze, se conquisti un certo rispetto è perché hai dato qualcosa. Vivo bene, mi piace giocare dove sto, cambiare spesso squadra non è cosa da me. Ho dato e adesso vediamo, ho dimostrato amore"-