Nainggolan al The Szczesny Show: "Ho scelto di restare per come si vive qui. Quello sulla gola il mio tatuaggio più doloroso. Non ero certo uno bravo a scuola". VIDEO!
Wojciech Szczesny come primo ospite per il proprio show dove intervista i compagni squadra della Roma ha scelto Radja Nainggolan. Di seguito le domande poste dal portiere al centrocampista belga e in fondo il video pubblicato su You Tube:
Quando ha preso il soprannome di Ninja e perché?
“È stato a Cagliari la prima volta, non ricordo esattamente quando”.
È perché hai colpito qualcuno?
“No, stavo giocando. L'ho letto su un giornale qualche giorno dopo quindi credo sia per il mio modo di giocare”.
Immagino anche per la tua cresta?
“No, no, non è collegato”.
Allora quando hai fatto il tuo primo taglio di capelli e perché?
“Perché mi piace. Dopo diversi anni che ho i capelli così molti bambini vogliono farseli come me. Non credo abbiano i capelli come i tuoi”.
Smettila, questo è il mio show. Non mi piacciono i miei capelli oggi. Comunque quando hai visto il tuo taglio di capelli hai detto: “Si, così mi piacciono”?
“All'inizio non ero molto convinto, poi mi è piaciuto sempre di più. Per questo cambio anche il colore ogni tanto”.
Quale è stato il tuo colore preferito?
“A volte ho voglia di cambiare un po' ma cerco di mantenere lo stesso. Il mio preferito credo il biondo. Il rosso è troppo forte, ce lo avevo prima di venire a Roma, forse per il fatto di giocare a Cagliari”.
Quale è stato il tuo primo tatoo?
“Il primo è stato una stella sulla spalla, solo per vedere se facesse male. È stato doloroso”.
Lo so, io ne ho uno molto piccolo ed è stato terribile, sudavo tutto. Quale è stato il più doloroso?
“Quello alla gola”.
Immagino. Probabilmente è il più bello che tu abbia ma non mi farei mai mettere un ago sotto il collo. Ora passiamo a una domanda noiosa: Radja come è stato crescere in Belgio? Rispondi velocemente
“Beh, crescere in Belgio...”.
Ok, ottima risposta, passiamo alla prossima...Eri un cattivo ragazzo?
“A essere sincero, non ero di certo bravo a scuola”.
Beh le cose non sono cambiate molto. Sei un tipo professionale?
“Si, sono molto professionale, a volte”.
Hai sempre pensato di diventare un calciatore?
“Quando ero piccolo non lo sapevo, ma quando ho avuto la possibilità di giocare a buoni livelli ho iniziato a crederci”.
Quanti anni avevi?
“17”.
Beh, eri un po' vecchio...Io avevo 8 anni quando ho detto: “Diventerò come Messi”. Che poi ancora non giocava, ma io già lo sapevo. Chi era il tuo idolo?
“Mi piaceva il modo di giocare di Seedorf, credo fosse il centrocampista più completo. Però se vuoi posso dire qualcuno di noi”.
Potresti dire: “Era Seedorf ma poi quando ho iniziato a giocare per la Roma ho visto questo Szczesny dell'Arsenal e speravo un giorno...”. Andiamo avanti. Questa ti giuro che non è mia. Sei uno dei calciatori più duri al mondo ma c'è qualcuno di cui hai paura?
“No, non ho paura di nessuno. Certo, ogni tanto quando Szczesny impazzisce...”.
Se giocassi nel ruolo di De Rossi e fossi un tuo avversario ti metteresti dei parastinchi più grossi?
“No perché sei troppo lento per starmi dietro”.
In estate sei stato accostato a molte squadre ma hai scelto di restare alla Roma. Perché? Perché forse non è vero?
“È stata una scelta di vita. Mi piace come si vive qui”.
Solo perché è stato fatto il tuo nome non significa veramente che potessi andarci...
“Se fosse stato l'Arsenal ci sarei dovuto andare visto come ne parli”.
No, hai fatto bene a restare. Penso che tu sia un bravo calciatore, sebben tu non mi piaccia. Ora vorrei che dicessi alla camera che ti piacerebbe restare alla Roma per i prossimi cinque anni...
“Mi piacerebbe restare”.
Ottimo modo di terminare. Ringrazio il Ninja Nainggolan e ti chiedo chi dovrebbe essere il mio prossimo ospite?
“Non è stato molto difficile”.
Si ma perché è la mia prima volta e le domande me le hanno scritte. La prossima volta potrei avere Totti e scriverò io le domande in italiano.