Mourinho: "Non siamo bravi ancora per giocarci lo scudetto, ma voglio avere il diritto di giocarmi le partite. Di Paolo e Di Bello oggi me lo hanno tolto". VIDEO!

19.04.2022 07:55 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Mourinho: "Non siamo bravi ancora per giocarci lo scudetto, ma voglio avere il diritto di giocarmi le partite. Di Paolo e Di Bello oggi me lo hanno tolto". VIDEO!
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Nel post partita di Napoli-Roma ha parlato José Mourinho.

Mourinho a DAZN

Le sensazioni dopo questa partita?
“L’esultanza è perchè durante la partita mi sembrava impossibile uscire con un risultato positivo. La mia squadra ha giocato benissimo ed è cresciuta. Ho sempre pensato di non finire questa partita con un buon risultato. Per questo per il pareggio ho esultato. La mia squadra è stata fantastica, dopo la partita di giovedì. Grande qualità, grande carattere, atteggiamento fisico e mentale incredibile”.

L’ingresso di Mkhitaryan ha cambiato la partita.
“Per questo lui gioca sempre. Un ragazzo che non è mai infortunato, mai squalificato, gioca sempre, per noi è dura. Il Leicester per esempio ha cambiato 9 giocatori ieri rispetto alla partita in Conference. La mia squadra è stata fantastica, dal primo minuto mi era sembrato impossibile fare buon risultato ma alla fine ci siamo riusciti. Per me è un orgoglio. Ci sono squadre che giocano per vincere scudetto ma noi no, abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite, ma oggi non mi è sembrato così. Ho letto giornali che dicevano che le squadre prime in classifica subiscono torti arbitrali, il campionato si decide anche se l’arbitro sbaglia a favore di chi lotta per lo scudetto. Oggi sembrava per noi impossibile vincere questa partita. In qualche momento della partita ho sentito vergogna di essere in campo per il signor Di Paolo e Di Bello”.

Ti riferisci a qualche episodio in particolare?
“Il rosso a Zanoli, nel primo tempo è sempre giallo. Il rigore non fischiato a Zaniolo è rigore. Dopo, il contatto ci sta. C’è molto di più, voglio un po’ di rispetto. Noi lavoriamo tanto. Non siamo bravi ancora per giocarci lo scudetto, ma voglio avere il diritto di giocarmi le partite. Sabato voglio avere il diritto di vincere la partita".

Questo diritto le è stato tolto?
"Sì,sì".

Mourinho ai canali del club

"Abbiamo giocato per vincere. È stata dura. Di meno a più abbiamo finito la partita, sembra incredibile. Non sembra che abbiamo giocato in Conference giovedì. Partita fantastica. Episodi sempre contro di noi, qualcuno allucinante. Io voglio rispetto per la mia squadra e per i tifosi romanisti. Non giochiamo per vincere lo scudetto. Abbiamo lavorato tanto per migliorare la squadra e ci siamo riusciti. Siamo riusciti ad arrivare a questo livello, di giocare come abbiamo giocato oggi o contro la Lazio, l'Atalanta e come abbiamo giocato negli ultimi 3 mesi. Non possiamo giocare per vincere lo scudetto però il calcio deve essere uno sport puro. Uno sport dove le due squadre che sono in campo - indipendentemente dalle sue motivazioni e dai suoi obiettivi - devono avere uguali possibilità di vincere la partita e oggi purtroppo non è stato così. Per questa ragione do un abbraccio forte ai miei giocatori, che negli ultimi mesi stanno facendo un percorso straordinario, una grande crescita. Meritavamo di più ma va bene così".

Una squadra solida e che non si compone mai.
"Una squadra forte, è forte come gruppo. Ragazzi che sono amici. Tutti vogliono giocare di più e sempre, ma rispettano le mie scelte e capiscono che per 1 minuto, 10 o 90 il loro contributo è sempre importante. Mi dispiace che oggi non ci fossero i nostri tifosi. Capisco i motivi, però mi dispiace perché per loro oggi sarebbe stato un bel giorno in questa bellissima città e in un campo mitico con un campo mitico. Sono sicuro che i nostri tifosi hanno lo stesso orgoglio della squadra e anche il mio".