Luis Enrique: "Se Osvaldo è pronto? Credo di sì. All'andata fortunati col Siena. I problemi a centrocampo? Non cambio nulla" AUDIO!
Alle 11.00 Luis Enrique parlerà in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Siena. Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale e fotografica dell'evento.
Che grado di difficoltà rappresenta la gara di Siena?
"All'andata ricordo hanno fatto una gara di grandissimo livello e siamo stati fortunati a pareggiare. Ora mi aspetto una gara difficile, come al solito, ogni avversario ha le proprie qualità".
Avere l'incertezza sull'orario di domani la sorprende?
"Sì, è un po' strano non aver trovato un accordo veloce. Bisogna pensare innanzitutto al rischio per i calciatori. Noi comunque andremo a Siena con la giusta mentalità per fare la giusta partita".
A Catania abbiamo visto la Roma con un centravanti vero, è un modulo che potremo rivedere?
"Ogni partita presenta diverse soluzioni. Vi posso assicurare che la Roma giocherà sempre all'attacco, quello che per me è importante è la proposta, poi ci sono delle varianti che si possono utilizzare".
Osvaldo è pronto per Siena?
"Credo di sì".
Lei ha sempre dimostrato molta prudenza con i giocatori che vengono da un infortunio, può quindi partire da titolare?
"Qualsiasi giocatore che rimane fermo per un lungo periodo presenta un rischio. Questo rischio voglio che sia piccolo, anche se i giocatori vorrebbero sempre giocare. Sta bene anche se, ovviamente, non è al 100%, come qualsiasi giocatore che viene da un infortunio".
Gago e Viviani come stanno?
"Federico ha fatto tutto l'allenamento, sta bene. Gago ancora non lo sappiamo, ha preso un colpo".
Borini e Lamela, un giudizio?
"Sono molto più contento di loro due. Ora voi dite che Borini sia un Dio mentre Lamela non va benissimo, io penso il contrario. Ogni giocatore attraversa delle fasi durante la stagione, alti e bassi. Non penso che Borini ora sia Dio come non pensavo fosse un disastro prima. Lo stesso vale per Lamela".
Borini incarna il suo gioco?
"No, tutti hanno le proprie qualità".
Il Siena?
"Loro hanno molti calciatori che ti possono mettere in difficoltà, come Destro, Calaiò e D'Agostino. Si vede il lavoro dell’allenatore. Sono corti, ripartono. E sono molto bravi in questo".
La Roma nelle ultime settimane ha fatto gol su calcio piazzato. I calciatori hanno assimilato meglio i dettami tattici?
"Noi li proviamo sempre durante la settimana, sono una possibilità per vincere anche partite equilibrate. Stiamo facendo bene, questo mi da' fiducia. Fa piacere vedere che la squadra fa bene quello che si prova".
Lei parla molto con i ragazzi, lo abbiamo visto anche con Piscitella. Con il dialogo si possono ottenere risultati e lanciare i giovani italiani?
"Abbiamo un vivaio di giocatori incredibili, mi piace puntare sui giovani quando hanno qualità. Da tempo si lavora bene nella Primavera, c’è una storia e una responsabilità. Mi piace avere questa possibilità e contare su di loro".
Gago e Viviani non stanno bene. I problemi a centrocampo possono portare a qualche cambiamento tattico?
"No, giochiamo sempre all’attacco. Giocheranno Simplicio e Viviani, se c’è. Non cambiamo nulla di quella che è la nostra idea".
I campi ghiacciati cambiano qualcosa nell'allenamento di rifinitura?
"No, i campi sono come ieri, non cambio nulla e si può anche andare in palestra come è già successo. Se lavori da tanto non cambia nulla un allenamento".
Lei all'Olimpico ieri ha visto il 6 nazioni di rugby. La ispira qualcosa di quello sport che pensa di portare nel calcio?
"Sono due sport diversi. L’Italia è stata bravissima, ma io preferisco il calcio. E’ stato bellissimo il rispetto dei tifosi per entrambe le squadre. Facevo il tifo per l’Italia, mi è piaciuta molto la partita".
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