Luis Enrique: "Non cambio modulo, non è un problema fisico. Cicinho non convocato per scelta tecnica, Cassetti è un esempio" FOTO! VIDEO!

24.09.2011 12:33 di Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Di seguito la conferenza stampa di Luis Enrique alla vigilia di Parma - Roma.

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Contro il Siena si è visto un calo atletico negli ultimi 15 minuti.
"Quando non arrivano i risultati appare tutto più difficile. Non è una situazione che mi preoccupa. Certamente 3 partite in una settimana rappresentano un sforzo fisico importante".

Cambierà il modulo?
"Non sono qui per cambiare la maniera che ho di intendere il calcio, un modo offensivo. Credo di poter ribaltare la situazione. Discorso diverso è quello di adattare il modulo alle caratteristiche dei giocatori e un buon allenatore deve riuscire a trarre il massimo dai giocatori".

Si aspettava un inizio così difficile?
"Vado avanti, portando i giocatori verso la strada che ci riporterà alla vittoria".

De Rossi basso va benissimo ma non è un lusso viste le sue caratteristiche di inserimento in avanti? E' possibile vedere un Totti più vicino alla porta?
"Dopo la gara contro il Siena ho detto di essere il responsabile di tutto. Certamente non è questo il possesso palla che vogliamo fare. Nel caso di Totti ha libertà totale che gli permette di esprimere le sue immense qualità che conosciamo tutti. Il caso di Daniele è diverso, lui inizia ad impostare l'azione e poi può anche giocare da interno, come in Nazionale".

Tutti dicono che diventerà un grande allenatore, si sente già un grande allenatore o un apprendista?
"Sono un buon allenatore e sono modesto (ride ndr). Certamente per me non è un buon momento, i risultati non arrivano ma sono orgoglioso dei miei giocatori e del mio staff. Devo migliorare tantissimo".

I giocatori hanno chiesto di semplificare quello che vuole in campo, c'è una strada per giocare in maniera più semplice per ora?
"Bisogna avere la palla, superare le linee avversarie con più giocatori per poi fare gol. E' semplice, in soli due mesi siamo migliorati tantissimo. Se a Milano sembravano grandi giocatori adesso non possono essere diventati scarsi. Io sono ottimista. Io devo aiutare al massimo i miei giocatori e al momento non riesco a farlo al 100%, lo dicono i risultati".

Che caratteristiche devono avere i due esterni?
"Veloci, forti, tecnici, bravi, le due punte che chiamate esterni sono in questa condizione. Ho massima fiducia in loro".

Fino ad oggi ha impiegato come esterni di attacco giocatori diversi. Nel suo gioco ideale quali caratteristiche devono avere?
“Velocità, tecnica, devono essere bomber. Sono fortunato perché i giocatori che ho sono tutti in grado di farlo. Il mercato si è chiuso, è la migliore squadra che potessi avere”.

Quali sono stati gli errori commessi dalla squadra? In cinque gare non abbiamo mai vinto: in caso di una sconfitta a Parma darebbe le dimissioni?
“In queste gare non abbiamo mai superato la linea degli avversari. Sono preoccupato per il contropiede del Parma, per la sua forza in casa e per i loro calci piazzati. Io non chiedo fiducia o tempo, l’ho chiesto perché i giocatori devono assimilare il gioco. No, non penso alle dimissioni”.


I giocatori hanno assimilato quello che chiede, non crede che però perdano concentrazione nel metterlo in pratica?“Può essere. L’assimilazione dipende da tante situazioni, loro sanno cosa devono fare, ma dobbiamo migliorare le tempistiche e la velocità”.

Sabatini ha definito il gioco della Roma scolastico, è d’accordo?
“Ho definito la gara contro il Siena bruttissima, ma ho visto un grande gioco dei giocatori. Ringrazio Walter e i tifosi, loro hanno il diritto di dire che la gara non è stata bella”.


L’esclusione di Juan, Cicinho e Gago?“Gago ha avuto un colpo al polpaccio. Juan non è al livello fisico voluto e aspetto che possa allenarsi bene. Cicinho è una scelta tecnica”.

Come vede Bojan, avrà una possibilità?
“Lo vedo bene, vedo bene tutti quelli che possono giocare in attacco, ma faccio la migliore scelta. Ho fiducia in tutti e cinque i giocatori e faranno bene”.


Oggi ha confermato il suo modulo, crede ci saranno contromosse contro gli avversari?“Conosco benissimo questa situazione dalla mia situazione precedente. Il Siena non sembrava una squadra piccola, ho fatto i complimenti a Sannino. Questo è il mio lavoro e spero non accadrà più. Pensiamo a pressare l’avversario alto. Conosco le varie soluzioni, in Spagna c’è una pressione dell’avversario più veloce: il mio lavoro è risolverla”.

L’ingaggio che ti ha dato la Roma ti inserisce negli allenatori che prendono di più. Credi che ciò sia in linea con il progetto degli americani?
“Parlare ora in un momento di crisi dell’ingaggio è strano, se avessi vinto tutte le gare nessuno me lo avrebbe chiesto. Pensavo di essere tra i meno pagati”.


Qual è l’obiettivo che può avere la Roma?“Vincere a Parma. E’ l’unico obiettivo ora: guardo sempre al presente”.

C’è stato grande entusiasmo da parte dei tifosi, non credi che però possano essere delusi?
“Sì, assolutamente. Li ringrazio sempre, quando li incontro mi dicono di non mollare. Mi piace l’atteggiamento nel campo, il fatto che non fischiano fino al termine della gara. La squadra ha bisogno di questo”.


Cassetti era titolare nella fascia destra, ma quest’anno lo hai usato solo come centrale, perché?“E’ un giocatore professionista, un ragazzo straordinario. Io lo vedo più centrale che come terzino, ma può svolgere entrambi i ruoli. Mi piacciono questo tipo di giocatori e sono contento del suo comportamento e del contributo che dà nonostante il suo mancato impiego. Complimenti a lui per la professionalità

Luis Enrique
Luis Enrique
Luis Enrique
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