Lima: “Stasera finisce 2-1 per la Roma"

13.05.2018 12:07 di Emiliano D'Ambrosio   vedi letture
Lima: “Stasera finisce 2-1 per la Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Francisco Govinho Lima, ex giocatore della Roma, è intervenuto in diretta su La Signora in Giallorosso, in onda su Tele Radio Stereo. Ecco le sue parole:

Che ricordi hai del periodo di Roma?
"Ho passato un bellissimo periodo. Noi la Juventus l’abbiamo battuta 4-1. Ho bei ricordi, le partite contro la Juventus le giocavamo con più grinta. I derby erano bellissimi".

Qual era il tuo ruolo?
"Io giocavo a centrocampo, ma a volte l’allenatore mi chiedeva sacrifici per quella partita. Ci abitua a fare diverse posizioni, mi ha fatto bene. Io difendevo bene, Capello è stato il miglior allenatore che ho avuto in carriera".

E’ vero che tiravi le punizioni di prima a Lecce e Zurigo?
"Sì, ma il livello era diverso lì. A Roma c’erano grandi campioni e dovevo avere rispetto. Io non ho mai avuto problemi perché loro erano campioni. A Lecce dovevo fare la differenza. Non ho mai chiesto a Totti di tirare le punizioni, era un campione".

Si raccontano tante storie su di te…
"Alcune sono vere. Quando ho iniziato a giocare a calcio, non avevo da mangiare, stavo per strada e prendevo 4 pulmini per tornare a casa. E’ una cosa vera, che ho fatto e mi voglio scordare, perché se vuoi giocare a calcio devi soffrire".

La tua sparizione?
"Sì, io sono una persona giusta. Quando ho giocato con la Roma ho saltato allenamenti, a volte una partita. Mi hanno chiamato tutti, succede nel calcio. Io ho sempre detto davanti a tutti la verità: l’ho fatto. Non voglio mai dire le bugie, ho fatto tante cose, come nella partita col Galatasaray, dove ho fatto casino. L’importante è che lavori come devi fare, il mister era contentissimo".

Succedeva spesso in quegli anni di fuggire dal ritiro?
"No, io non andavo proprio in ritiro (ride, ndr), anticipavo tutto".

Ünder?
"È difficile adattarsi, la lingua turca è complicata. Lui è un bravo giocatore, è giovane, deve imparare tanto, ma dopo la lingua e le modalità italiane diventa un grande giocatore. La lingua è fondamentale e fa la differenza".

Roma-Juventus?
"Io quando parlo della partita contro la Juventus mi sento come se dovessi giocarla. Di Francesco è stato un bel giocatore, lo ammiro. Sta facendo bene e spero che la Roma vinca, dico 2-1. Voglio mandare un saluto a De Rossi, veniva da piccolo con noi, oggi è un campione e spero che oggi farà una bella partita".