Julio Sergio: "Questa stagione per me sarà più difficile di quella precedente, confermarsi è più difficile"
Uno stralcio dell’intervista di Julio Sergio alla Gazzetta dello Sport.
Che cosa scatta quando si para un rigore?
«Scatta qualcosa nella testa. Vedi il rigorista e dici "tira da quella parte". Ti tuffi da quella parte e spesso è la scelta giusta».
Come si fa ad intuire come e dove verrà calciato un rigore?
«Uno dei segreti è quello di seguire con attenzione gli avversari in campo, vedere come tirano in porta, capire ad esempio se cercano di più la potenza o l’angolazione del tiro. L’altro segreto è quello di restare in piedi fino all’ultima frazione di secondo disponibile, per non dare punti di riferimento all’avversario».
Il primo rigore parato con la maglia della Roma è stato storico.
«Già, il tiro di Floccari nel derby di ritorno. Una bella soddisfazione».
Anche in Brasile Julio Sergio parava i rigori?
«Ho una buona media. Attenzione, però, parare i rigori è anche questione di fortuna: puoi studiare a fondo gli avversari, ma se chi calcia all’ultimo momento decide di cambiare, sei fregato».
Dopo la grande stagione scorsa, Julio Sergio è ripartito benissimo.
«È vero, mi sento bene e superato il problema muscolare di due settimane fa, ho ripreso ad allenarmi in un certo modo. Questa stagione per me sarà più difficile di quella precedente. L’anno scorso mi fu data finalmente la possibilità di giocare e sfruttai bene le mie chance. Confermarsi è più difficile: se sbagli, gli errori sono più pesanti».