Impallomeni: "Mourinho sa come si gioca e si vince una finale". AUDIO!
A dire la sua sui temi del giorno a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni.
Napoli, arriva sulla fascia Olivera. Dove serve più rinforzare questa squadra secondo lei?
"Si parla un gran bene del sostituto di Insigne. Non vorrei che Spalletti ci sbalordisca di nuovo. Per me partirà col dente avvelenato e sarà uno dei candidati al titolo. Non vorrei che Spalletti stia studiando qualcosa di sorprendente, magari inventandosi una punta accanto a Osimhen. Il Napoli ha un gioco fantastico, ma gli manca un po' di praticità. Spalletti sa che serve un uomo accanto a Osimhen. Lui sa inventarsi qualcosa a livello tattico e credo possa arrivare una versione B che può essere determinante il prossimo anno. Spalletti ci ha abituato sempre ad alternative e, conoscendo il suo carattere, gli brucia dentro l'andamento di questo campionato. I tifosi devono stare sereni, il prossimo anno partirà agguerrito".
Grande attesa per la finale di Conference League della Roma?
"È una finale che va giocata e vinta. Non sarà così facile, perché il Feyenoord è una squadra pazza, che può fare grandi cose ma anche concederti campo. Ha un'ottima organizzazione e un ottimo tecnico, è una squadra molto giovane con giocatori promettenti. Concedono molto, la Roma è più esperta da questo punto di vista. Se vanno sotto, gli olandesi vanno in difficoltà. La Roma deve fare la partita, ha in panchina un fenomeno che sa come si gioca e si vince una finale. Non conta essere belli ma portare a casa la coppa. La Roma è da oltre 60 anni che attende un trionfo europeo, per la storia del club sarebbe importantissimo. È stato un anno pazzesco dal punto di vista emotivo, si aspetta la ciliegina sulla torta".
Da chi si aspetta tanto?
"Dai soliti, Abraham, Pellegrini, Cristante, Smalling. Dall'ossatura della squadra. E poi mi aspetto magari il colpo imprevedibile, i cambi azzeccati. In una finale può succedere di tutto. Avrà una squadra di fronte a sé imprevedibile, si deciderà anche sotto l'aspetto emotivo. Il portiere avversario può essere il punto debole e va sfruttato questo fattore".