Gautieri: "In Italia siamo indietro a livello di settore giovanile, sono d'accordo con Mourinho"
Carmine Gautieri, allenatore ed ex calciatore della Roma, è stato intervistato da Centro Suono Sport all'interno della trasmissione "Bar Forza Lupi". Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Quanto conta il lavoro degli esterni in campo?
“Non ci sono più esterni che facciano la differenza. Ai miei tempi c’erano Zambrotta, Di Livio, giocatori che come me potevano fare le due fasi, avevano gambe e giocatori come me avrebbero sicuramente dato qualcosa alla Roma attuale”.
Quali sono le caratteristiche che deve avere l’esterno che chiede Mourinho?
“Deve avere un equilibrio tattico, gamba, intelligenza. Il Napoli ha Insigne, ma è un esterno completamente diverso rispetto a Zambrotta, devi sapere fare le due fasi per creare la superiorità numerica. Devi nascerci con certe caratteristiche, per questo dico che sono anni che in Italia non si fa nulla per creare questo tipo di calciatori”.
Mourinho ha detto che il Campionato Primavera non è allenante: che ne pensi?
“Sicuramente in Italia siamo indietro a livello di settore giovanile ed è sotto gli occhi di tutti. Sono anni che non si curano, anche se c’è da dire nel discorso della Roma di Mourinho che la Primavera giallorossa è molto forte. Sono d’accordo su Mourinho, però, perché c’è poco interesse nel creare qualcosa dal settore giovanile. L’Atalanta, per esempio, ci punta e si vede. Il calcio italiano nel complesso è molto indietro, al momento della vittoria dell’Europeo siamo stati contenti però i problemi non sono stati risolti, sono anni che si parla di questi problemi legati al settore giovanili. Mourinho viene dall’estero e ha visto cose molto diverse”.
Ti aspettavi questa crescita dell’Atalanta?
“Non vince niente a livello di titolo, ma sta ottenendo tantissimo. Ha venduto calciatori, ma è sempre rimasta a grandi livelli. C’è equilibrio, continuità di lavoro, nel primo anno di Gasperini non si era partiti bene e ora sono dove sono. L’Atalanta è un bel vedere e i risultati si vedono, c’è voglia di migliorarsi e possiamo dire che sia una splendida realtà del calcio italiano. Sono anni che sta programmando un qualcosa di importante e i risultati si vedono, anche nei momenti di difficoltà si rema tutti dalla stessa parte. Guardano poco i social, mentre da altre parti li guardano e prendono decisioni in base a ciò che scrivono dietro le tastiere”.
Lotta scudetto?
“Il Napoli sta facendo un campionato straordinario, sta vivendo un momento di difficoltà normale che ora sta vivendo anche il Milan. Lo scudetto se lo giocheranno loro due con Inter e Atalanta, poi ricordiamoci che il Napoli non ha Koulibaly e Osimhen in questo momento, però può giocarsi lo scudetto. Queste quattro squadre si giocheranno lo scudetto, poi oggi l’Atalanta ha vinto avendo in panchina Ilicic e Muriel e ha fatto lo stesso risultato”.
La Roma manca più di qualità tecnico-tattica o di personalità?
“Partiamo da Mourinho che è un tecnico di grande personalità. La rosa della Roma è importante con giocatori importanti e giocatori di grande prospettiva, poi manca un giocatore che faccia la differenza. La Roma non può ambire subito allo scudetto, però servono giocatori di personalità, grandi campioni che ti possano far vincere qualcosa”.
Abraham?
“È un calciatore forte, è un po’ più statico di Osimhen però penso che abbia bisogno di un calciatore vicino tipo Zaniolo. Abraham in coppia con Zaniolo può fare molto bene, poi non direi mai a Zaniolo di giocare spalla alla porta, è un giocatore che non ti dà riferimento e può giocare con Abraham”.
Tornare alla Roma?
"Tornerei in qualsiasi situazione, mi farebbe piacere un giorno ritornarci. Ho il telefono sempre acceso, se mi chiamano alle due di notte io alle cinque e mezzo sono a Trigoria (ride, ndr)".