Fonseca: "Ho dato tutto alla Roma, Pellegrini e Mancini sono dei leader. Mourinho onesto con me"

28.05.2021 08:48 di  Vincenzo Pennisi   vedi letture
Fonseca: "Ho dato tutto alla Roma, Pellegrini e Mancini sono dei leader. Mourinho onesto con me"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex allenatore della Roma Paulo Fonseca ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport, dove ha ripercorso la sua avventura in giallorosso:

Sull'esperienza alla Roma.
"Sono sereno e tranquillo, perché so di aver dato tutto per la Roma e la Roma è stata sempre il mio primo pensiero. Ho creato un grande rapporto con le persone che hanno lavorato con me, questa cosa è importante. Il primo anno abbiamo fatto una stagione positiva. Sono onesto, Petrachi è un grande professionista: mi ha sempre appoggiato e ha fatto un grande lavoro. Poi c’è stato il cambio di società, e nel secondo anno siamo stati a lungo tra le prime quattro. Poi da marzo scorso abbiamo avuto problemi di gestione, siamo stati vittime di tanti infortuni. Non sono scuse, guardate cos’è successo in semifinale di Europa League oppure al Bayern Monaco e al Liverpool. Lascio una squadra con un’identità, propositiva e offensiva, con giovani talenti per il futuro".

Sull'addio.
"Con l’ingresso della nuova società era immaginabile che non sarei stato sulla panchina della Roma. È stato un processo normale. Quando è arrivato Tiago Pinto, abbiamo sempre parlato in maniera diretta e da lì ho capito che il ciclo era finito. In quel momento mi sono sentito anche solo".

Sulla questione Dzeko.
"I problemi ci sono ovunque. Ho deciso con la società di togliergli la fascia, poi da professionisti quali siamo abbiamo chiarito per il bene della Roma".

Sulla Fiorentina.
"Ci sono stati contatti. Ma non voglio parlare di questo, hanno preso Gattuso che è un grandissimo allenatore".

Su De Zerbi allo Shakhtar.
"Lo Shakhtar ha fatto una grande scelta con De Zerbi, è tra i migliori in Italia. È offensivo, coraggioso. Lo Shakhtar non poteva scegliere di meglio. Sono certo che vincerà. Non mi hanno chiesto consigli, ma avrei indicato certamente lui".

Su Mourinho.
"Ci siamo parlati per messaggio, è stato onesto con me. È un grande allenatore, gli auguro tanti successi a Roma".

Sui Friedkin.
"Sono presenti, stanno costruendo un ottimo futuro per la Roma".

Sul caso Diawara e la sconfitta a tavolino.
"Sono errori che non devono succedere in una società come la Roma, ma non sono avvenuti a causa mia".

È mancata una figura come De Rossi?
"Non l'ho conosciuto bene De Rossi, so che era un leader.Abbiamo avuto leader nello spogliatoio, con giovani che saranno i leader del futuro. Mancini e Pellegrini lo sono già: la mancanza di leader non è stata un problema. La Roma sta costruendo un futuro molto positivo".

Dove allenerà in futuro?
"L’Italia mi piace molto, è simile al Portogallo. La mia scelta deve essere ponderata, ci penserò. Ora voglio andare in vacanza con la mia famiglia, sono stati due anni difficili. È tempo di pensare ai cari".

Si sarebbe aspettato più fiducia?
"No, la fiducia non è stata importante per me. Il momento più difficile per me è stato dopo l'addio di Petrachi. Sono rimasto solo a gestire la squadra senza appoggio".

Lei è un signore. È un pregio o un difetto?
"Io sono così, sono Paulo Fonseca. Non posso far finta di essere diverso. Penso sia un pregio. Indipendentemente dai risultati bisogna sempre avere rispetto per chi ci lavora intorno. Che siano giornalisti o magazzinieri. E io penso di aver sempre creato un buon rapporto con chi lavorava con me".