Florenzi: "La Serie A? Ci vuole umiltà. Importante la vittoria di domenica". FOTO! VIDEO!

dall'inviato Alessandro Carducci
26.02.2013 18:08 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Florenzi: "La Serie A? Ci vuole umiltà. Importante la vittoria di domenica". FOTO! VIDEO!
© foto di Alessandro Carducci

Presso l'oratorio Ognissanti di Via Appia Nuova è in corso la presentazione della Junior TIM Cup, un torneo di calcio a 7 Under 14 rivolto a 6 mila ragazzi degli oratori di tutta Italia che giocheranno nelle 16 città delle squadre di Serie A organizzato dalla Lega Serie A, dalla TIM e dal Centro Sportivo Italiano, nel corso della quale verranno sorteggiati due oratori che si esibiranno prima del derby del 7 aprile allo Stadio Olimpico. Proprio per questo motivo, è prevista la presenza di un rappresentante delle due formazioni: il romanista Alessandro Florenzi e il laziale Antonio Candreva.

19.25 - Le dichiarazioni di Florenzi a margine della presentazione: "Roma in netta ripresa? I risultati ci stanno dando ragione, ma dobbiamo continuare sulla strada intrapresa e vincere contro il Genoa. Le ambizioni? Stiamo facendo bene, dobbiamo pensare partita per partita e portare a casa il maggior numero di punti possibile per  entrare nelle coppe. Cosa ha portato Andreazzoli? Secondo me ha portato un po' più di equilibrio e ha cercato di rubare da tutti gli allenatori. Come avete visto, il terzo gol di Torosidis è merito anche di mister Zeman che ci dava la prerogativa della profondità. Il mister ha preso questa dote che gli ha lasciato Zeman come ha preso dagli altri mister. Il mio impiego diminuito? Reagisco forte, sono un ragazzo abituato a giocarsi il posto, non ci sono problemi. Decide il mister, sono a disposizione di squadra e società, cerco di fare il meglio per la squadra. Il gol di Totti contro la Juventus? Abbiamo festeggiato come sempre, non fa mai gol banali. Sicuramente è stata una grande emozione per lui, per noi e per tutta Roma".

19.00 - Ancora Florenzi: "La maglia della Roma? La sento più di altri, ma più di me la sentono Daniele De Rossi e il capitano la sente più di tutti, essendo un simbolo di Roma. Dobbiamo dare qualcosa in più per questa maglia che ci rende orgogliosi. Cosa è successo con Zeman? Non è questo l’ambito. Ha dato tanto a me e alla squadra, ma non voglio rispondere a questa domanda. Il mio idolo? Da piccolo penso che qui a Roma sia facile, è quello che avete tutti voi che è Francesco Totti. Ora ho la fortuna di giocarci insieme e prendo sempre qualcosa da lui in allenamento. Ora è diverso, mi ispiro a un giocatore del mio ruolo che è Fabregas, del Barcellona. Il compagno più simpatico? Siamo veramente un bel gruppo e scherziamo sempre tutti quanti insieme. Sono tutti veramente simpatici. La Nazionale? Oltre alla Roma è importante rappresentare la propria nazionale. E’ un orgoglio. Se mi piace giocare da solo come Cristiano Ronaldo? Ma Cristiano Ronaldo non gioca da solo, la Roma ha ottime individualità come Totti e Lamela ma lo scopo è vincere insieme. Il numero di maglia? Mi ha sempre portato fortuna il 24, lo avevo a Crotone. Purtroppo qui lo aveva Stek ma ho fatto 24+24 e quindi 48. Il 24 mi sono messo con la mia fidanzata con la quale ho da poco festeggiato i 4 anni di fidanzamento. Il mio gol più bello? Ci saranno state penso 10 emozioni in una sola azione, perché ero quasi commosso di gioia, fare gol all'Inter è una bellissima emozione".".

18.46 - Le dichiarazioni del giocatore della Roma: "E’ bello vedere tanti bambini perché mi fanno ritornare ai primi tempi quando anche io avevo un sogno. Mi sento molto orgoglioso di averlo realizzato perché era quello di lavorarci nel calcio. Fino adesso sta andando tutto bene. Sono cresciuto in un campo di calcio, perché i miei genitori hanno tutt’oggi un bar all’interno di un impianto sportivo. Prima era all’Axa ora ad Acilia. Ricordo quando andavo all’oratorio a seguire la messa in Chiesa e non vedevo l’ora di andarci perché dopo potevo giocare al campetto e divertirmi con altri bambini. Giocare al calcio è una delle cose più belle che c’è. Durante le partite mi impegno anto? La corsa è una delle mie prerogative, cerco di mettere tutto in campo, sono i valori che la mia famiglia mi ha dato, insieme all’onestà e all’umiltà. Il salto in Serie A? Può essere facile o mano, bisogna rimanere umili. Sono stato bravo io ma anche i miei genitori per farmi rimanere con i piedi per terra. Vincere con la Juventus è stato emozionante, ma è stata importante anche la vittoria di domenica e ci tengo a ringraziare i tifosi che ci hanno seguito".

18.28 - Arriva Alessandro Florenzi.

18.26 - Le parole del sindaco Gianni Alemanno ai cronisti presenti: "Innanzitutto parliamo di questa iniziativa che è fantastica. Penso sia un messaggio molto positivo e bello per un calcio che non si dimentica dei ragazzi. Abbiamo bisogno di un calcio meno esasperato. Per quanto riguarda la questione societaria io non ho notizie dirette, nei prossimi giorni mi informerò. Sono scelte della società, che noi non possiamo influenzare. Fino adesso è difficile farsi un’idea perché ci sono molti aspetti dove si stanno facendo delle verifiche sulla correttezza di tutti i componenti. Sicuramente, con l’arrivo degli americani, la Roma è diventata una realtà internazionale molto più appetibile. Non mi stupirei, dunque, se altri investitori avessero mostrato interesse. Lo stadio? La situazione sta andando avanti. Dopo la firma del protocollo i progettisti stanno lavorando e nel giro di uno-due mesi avremo il primo progetto. Voglio tranquillizzare tutti: stiamo andando avanti e la conferenza di Boston non è stato un fuoco d’artificio. La Roma avrà il suo stadio”.

17.45 - Candreva prende la parola: "Il gol nel derby? Un'emozione unica, è il gol più importante della mia carriera. Non ho dormito la sera prima. Io sono nato come voi nell'oratorio. Divertitevi in maniera semplice. Il derby è particolarissimo. Segno quando c'è la pioggia? Speriamo che piova fino a maggio (ride, ndr). Il gol col Borussia? Non avevo mai segnato in Europa. Grande emozione, esperienza nuova. Per che squadra tifo? Non sono mai stato un tifoso di una squadra particolare (ride, ndr) ora sono alla Lazio, dove sono rinato. Darò me stesso da qui alla fine".