Ettore Viola: "I Friedkin devono mettere Mourinho nella condizione di vincere"

28.12.2023 00:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Ettore Viola: "I Friedkin devono mettere Mourinho nella condizione di vincere"
Vocegiallorossa.it

Ettore Viola, figlio dell’ex presidente della Roma Dino, è intervenuto durante “Bar Forza Lupi in TV”, trasmissione in onda su T9 canale 17 del digitale terrestre:

Roma-Napoli?
“Era fondamentale vincere e abbiamo vinto perché ce lo siamo meritato. È stata una partita scorbutica e non poteva essere altrimenti. Se la Roma riuscisse a recuperare tutti i giocatori in organico, meriterebbe di stare tra le prime quattro. Mi auguro che a gennaio ci siano dei ritocchi, con giocatori sani a rimpiazzare chi andrà via”.

Che partita è per voi Viola contro la Juventus?
“Per mio padre era la partita delle partite, la Juventus a quei tempi era l’unica squadra da battere. Non giocavamo ad armi pari, però sicuramente battere la Juventus per mio padre era il massimo delle soddisfazioni”.

Quando si va a Torino spesso ci sono tanti episodi controversi.
“Il guardalinee Bergamo ci ha annullato il gol buono di Turone, avremmo vinto lo scudetto due anni prima del previsto. Ce lo saremmo meritato, a parti invertite quel gol era clamorosamente buono”.

Mourinho ha aperto alla permanenza, ma la società è in silenzio.
“Spero che sia in silenzio con la stampa e stiano valutando sul da farsi. Il silenzio tra un presidente e un allenatore è la cosa più sconveniente, non dico che devi sentirti giornalmente però bisogna parlarsi”.

Cosa consiglierebbe ai Friedkin?
“Mourinho merita di essere messo all’altezza delle altre squadre, ora non è che Bologna e Fiorentina siano superiori, però hanno fatto dei mercati oculati. La Roma, invece, ha tanti giocatori infortunati e spero che a gennaio ci siano almeno due rinforzi, anche perché secondo me Smalling non ha voglia di rientrare. Mio padre ha dimostrato che, facendo le cose sul serio, si può vincere contro tutto e tutti. I Friedkin devono mettere Mourinho nella condizione di vincere”.

Quale sarebbe il direttore sportivo ideale per la Roma?
“Ce ne sono tanti, posso dire che Marotta è uno che dove è andato ha fatto bene. Serve sintonia professionale tra le parti, se c’è qualche elemento che stona, tutto ciò si sfalda”.