De Sanctis: "Aver associato il mio nome alle inchieste sul calcioscommesse ha fatto molto soffrire me e la mia famiglia"
“Aver associato il mio nome alle inchieste sul calcio scommesse ha fatto molto soffrire me e la mia famiglia. Ancora oggi dei tifosi pensano che ho commesso illeciti. Nella mia lunga carriera professionale sono sempre stato una persona corretta e mai avuto problemi giudiziari o disciplinari”.
Queste le parole di Morgan De Sanctis, che oggi ha deposto come parte offesa al processo in corso al tribunale di Lanciano per presunta diffamazione che vede imputati i giornalisti Xavier Jacobelli, 55 anni, di Bergamo, e Paolo Rosato, 32, di Lanciano, in veste di direttore e conduttore di un video programma sul web Quotidiano.Net. I due hanno commentato le immagini di De Sanctis, allora portiere del Napoli, in un gesto di apparente dispiacere dopo il gol di Edinson Cavani che valeva il 4-1 per gli azzurri contro il Lecce. Gli imputati si sono difesi asserendo che non volevano diffamare De Sanctis, ma solo porre una valutazione, come diritto di cronaca, sulla circostanza che un calciatore non esulta al gol di un compagno. A riportarlo è calcioweb.eu.