De Rossi: "Il Papa? Esperienza unica. La Roma sarà sempre parte integrante della mia vita. Coppa Italia? Brucia la sconfitta"

13.08.2013 19:26 di Simone Francioli   vedi letture
Fonte: calciomercato.it
De Rossi: "Il Papa? Esperienza unica. La Roma sarà sempre parte integrante della mia vita. Coppa Italia? Brucia la sconfitta"
Vocegiallorossa.it
© foto di Image Sport

Il centrocampista giallorosso Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani sera contro l'Argentina:

SUL MATCH: "E' una gara importantissima. E' un'amichevole ma c'è grande attenzione e saremo sotto i riflettori. Anche se la condizione fisica sarà scadente sia per noi che per loro, visto che molti argentini giocano in Europa".

SUL PAPA: "Non ho mai avuto modo di incontrare un Papa prima di stamattina. Mi è sembrata una persona molto semplice, più dei suoi predecessori. E' stata davvero un'esperienza unica. Per quel che riguarda i dilettanti, hanno il succo di questo sport, ovvero la passione, il divertimento che sono le cose più pure che spesso si perdono quando questo sport diventa un lavoro".

SU BALOTELLI E MESSI: "Perdiamo due giocatori importanti. Personalmente mi dispiace che non ci sia Messi, era l'occasione per sfidarlo. Spero di avere occasioni in futuro. Sono convinto sarà comunque un grande match".  

SU OSVALDO: "L'ottimismo di Prandelli? Non so se essere ottimista, siamo amici. Spero lui sia felice, a Roma o altrove. Se andasse via perderei un amico e un grandissimo calciatore. Non sono cose nostre, sono decisioni loro. Io non vorrei che gli altri parlassero di cose mie, sono cose loro. Non so cosa succederà. Non penso che domani Osvaldo verrà fischiato, non ce ne sarebbe motivo. Mi auguro lo stesso trattamento quando giocherà con la maglia della Roma. Spero che sia valutato per quello che farà in campo in futuro".

SUL FUTURO: "Oggi non c'entra niente parlare del mio futuro alla Roma. Io sono da sempre parte integrante della Roma e sempre la Roma sarà parte integrante della mia vita. Mi possono dire di tutto, tranne che non sia chiaro nelle mie dichiarazioni. Quando sarà il momento parlerò io e dirò tutto quello che c'è da dire, come ho sempre fatto. Ma per questi due giorni parliamo soltanto di Nazionale". 

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA: "Io e Antonio (Candreva, ndr) ci siamo visti una settimana dopo il derby di Coppa Italia, quella sconfitta brucia, ma bisogna rispettare sempre l'avversario che ha fatto il suo dovere e ha festeggiato con moderazione. Noi avremmo fatto di peggio. Penso che siamo un po' indietro sotto certi aspetti, basti pensare agli insulti ai danni di Pjanić dopo le dichiarazioni sul gol di Lulić. Penso che una conferenza congiunta sarebbe auspicabile". 

SUL MONDIALE: "L'Italia in Confederations Cup ha dimostrato di essere a livello delle più forti. Abbiamo giocato alla pari con la Spagna e col Brasile. Ci siamo conosciuti meglio, abbiamo capito che clima troveremo. L'Argentina pure ha giocatori troppo forti per non essere messi tra le primissime formazioni".

SUL RITIRO DI DONI: "Mi spiace, ma continuerà a lavorare nel pallone perché in questo mondo ci sa stare".

SULLA VIOLENZA NEL CALCIO: "Spero che il messaggio del Papa possa essere un segnale importante per contrastare questi fenomeni. In Italia c'è una cultura vent'anni indietro rispetto agli altri paesi europei. E' un modo di vedere questo sport, che porta a degli eccessi evidenti". 

SUL RENDIMENTO IN NAZIONALE: "Lo abbiamo detto tante volte: in Nazionale mi trovo benissimo anche per quel che riguarda la posizione in campo e l'ambiente. Ma anche senza Prandelli, con tutto il rispetto, credo di aver fatto dei buoni campionati. Negli ultimi anni credo di aver risentito del calo complessivo della squadra e di non essere stato la palla al piede della Roma", riporta calciomercato.it.