Dario Rossi: "La Roma sta vivendo un momento difficile, ma domani non può non vincere. Di Francesco ha la situazione in mano"

25.09.2018 19:15 di  Andrea Cioccio  Twitter:    vedi letture
Dario Rossi: "La Roma sta vivendo un momento difficile, ma domani non può non vincere. Di Francesco ha la situazione in mano"
© foto di Grafica a cura di Lorenzo Consorti

Dario Rossi, difensore classe '72 cresciuto nelle giovanili della Roma (con cui ha collezionato in tutto 6 presenze in Serie A) nonché doppio ex della gara di domani contro il Frosinone, ha rilasciato un'intervista per l' AS Roma match program. Queste le sue parole:

Cosa ricorda degli anni passati a Trigoria?
“Sono stati anni importantissimi, da tutti i punti di vista. È stata una bellissima esperienza che mi è servita per il mio prosieguo di carriera. Con i colori giallorossi è rimasto un legame forte e quando posso torno nella Capitale. Sono sempre rimasto legato alla città e alla squadra”.

Che Roma era la sua?
“La Roma di quei tempi aveva obiettivi molto meno importanti di quella di oggi. Si accontentava, anche se il legame con la città e i tifosi era sempre fortissimo. Insomma erano anni di transizione”.

Invece a Frosinone ha praticamente chiuso la carriera da calciatore…
“Sì, ero quasi a fine carriera e ci sono andato volentieri perché io sono nativo di lì. Sotto alcuni aspetti sarebbe potuto andare meglio, ma tutte le esperienze lasciano qualcosa di importante per il futuro. Sono comunque legato a quei colori e gli auguro di riuscire a salvarsi”.

C’era già Stirpe presidente?
“Sì, sono stato uno dei primi acquisti della sua presidenza. È una persona seria che ha subito puntato sulla valorizzazione del territorio. Si è circondato di persone capaci che hanno posto le basi per il futuro. E i frutti si vedono”.

E sono riusciti anche a fare lo stadio.
“Credo nel calcio di oggi avere uno stadio di proprietà sia indispensabile, proprio come sta cercando di fare la Roma. E vale per le piccole come le grandi società, non averlo ti pone subito in seconda fascia”.

Veniamo a mercoledì, scenderanno in campo due squadre alla ricerca di punti...
“Non si possono fare paragoni tra le due squadre, la Roma sta vivendo un momento difficile e il Frosinone ha la fortuna di incontrare la Roma nel miglior momento possibile”.

In che senso?
“I valori delle due squadre sono di livello molto differente e il Frosinone, incontrando la Roma in questo momento, potrebbe avere qualche possibilità in più per fare bene”.

Domenica scorsa il Frosinone è riuscito mantenersi sullo 0-0 fino all’81' contro la Juve. Crede imposterà la partita allo stesso modo?
“Non credo possa giocare così contro tutti. Non possono affrontare tutte le avversarie con un atteggiamento così remissivo, prima o poi dovranno osare un po’ di più. Proveranno a mettere in difficoltà la Roma che invece ha tutte le carte in regola per fare risultato”.

Insomma, che gara si aspetta?
“Sarà certamente una gara condizionata sulla carta dal momento di entrambe. Tutte e due le squadre si giocano molto anche se la Roma mercoledì non può non vincere. Sarà importante l’aspetto psicologico con cui la squadra giallorossa scenderà in campo”.

Cosa accade a suo parere alla squadra di Di Francesco?
“La Roma sta trovando difficoltà inaspettate. Ci sono tanti giocatori che non sono all’altezza dello scorso anno. Manca la condizione, soprattutto nei giocatori da cui ci si aspettava di più, penso a Dzeko, Kolarov, De Rossi, Fazio... Il mister ha la situazione in mano, la squadra è con lui. Sta cercando di provarle tutte per far tornare le motivazioni ai suoi”.

Dopo il Frosinone, ci sarà il derby, che non è mai una gara come le altre…
“Mercoledì dovrà essere lo slancio per affrontare il derby. La Roma deve fare risultato per arrivare alla partita di sabato con la serenità di affrontare la partita al meglio”.

Come si esce da situazioni come quella che sta vivendo la Roma?
“Sono arrivati giovani di qualità, Zaniolo, Kluivert… ma spetta ai veterani di cui parlavo prima, prendere per mano i giovani e tornare ai livelli dello scorso anno”.

Prima di salutarci, di cosa si occupa oggi?
“Da qualche anno lavoro con Rastelli, eravamo insieme al Cagliari. Ora sto valutando alcune cose e sfrutto il tempo libero per tenermi aggiornato”.